L’opposizione picchia duro sul neo presidente del consiglio comunale Paolo Genco. Va a vuoto anche il secondo prelievo del punto che fa riferimento all’elezione del vicepresidente e la minoranza alza il tiro per il voto contrario di Genco. “Lei – a dichiarato il consigliere Giuseppe Vassallo – non mi rappresenta più. La mia è una censura politica nei suoi confronti. Devo aggiungere che non mi ha difeso quando sono stato attaccato duramente dal sindaco Daniela Toscano. Non ha detto una una parola. Eppure dovrebbe essere a garanzia di tutto il consiglio ed a difesa di tutti i consiglieri”. Il prelievo del punto – già bocciato in una precedente seduta – era stato chiesto dal consigliere Giuseppe Spagnolo, a lungo in competizione con Genco per l’elezione a presidente del consiglio. L’ha poi spuntata Genco con i voti determinanti del Psi e della dissidente Pd Simona Mannina. Voto a favore di Genco che il Psi comincia a valutare con elementi di autocritica. Perché anche il consigliere socialista Luigi Nacci è stato durissimo nei confronti del presidente: “E’ la seconda volta che vota contro ed è un fatto gravissimo. Doveva almeno astenersi. E’ quasi un mese che il consiglio non ha il suo vicepresidente. Dopo la sua elezione era stato detto, almeno era quello che si diceva in giro, che la vicepresidenza doveva andare alla minoranza. Comprendo che è cambiato qualcosa ma lei ha un ruolo istituzionale da rispettare”. Il prelievo è stato bocciato con 8 voti. Sono stati 6 quelli a favore. Tra i contrari al prelievo i due consiglieri del Movimento Cinquestelle Alessandro Barracco ed Eugenio Strongone. Il presidente Genco ha replicato sia a Vassallo che a Nacci. “Ho il dovere – ha detto – di difendere l’intero consiglio, non un singolo consigliere che tra l’altro ha fatto polemiche sterili”. Ed ancora: “Ho votato contro i due prelievi perché ritengo che vi sia un ordine del giorno da rispettare e che non c’è nessuna urgenza di trattare questo punto”. Immediata la controreplica di Nacci: “Doveva dire la stessa cosa quando è stato eletto presidente. C’è un vuoto istituzionale perché manca la seconda carica del consiglio”. Le critiche ed i dubbi espressi dal Psi con Nacci non sono stati apprezzati dal consigliere di “Nati Liberi” Alessandro Manuguerra: “Troppo tardi per un pentimento dopo averlo votato. Sapevano già a cosa andavano incontro”. Ce n’è anche per Genco: “Il presidente del consiglio è una figura super partes che dovrebbe garantire tutti i consiglieri, oggi questo non si vede. Spero che quando si voterà per la vicepresidenza non ci saranno più inciuci politici come quelli avvenuti nella votazione del presidente del consiglio”.
ERICE, SALTA ANCORA L’ELEZIONE DEL VICEPRESIDENTE. NACCI: “FATTO GRAVISSIMO”. MANUGUERRA: “IL PSI FACCIA AUTOCRITICA”
26 Giugno 2018
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