Il piano industriale di Airgest è stato aggiornato. Martedì prossimo sarà all’ordine del giorno del consiglio d’amministrazione della società di gestione dell’aeroporto di Birgi. Le nuove carte sono sul tavolo del presidente Paolo Angius che dovrà discuterle con gli altri due componenti del Cda, Elena Ferraro e Saverio Caruso. Il piano, quinquennale, 2017-2021, è stato aggiornato dalla KPMG Advisory spa. La società ha definito i nuovi documenti finanziari relativi al piano in questione. Si tratta di uno strumento fondamentale per delineare il futuro dello scalo trapanese che, in questi giorni è stato al centro dell’attenzione della politica regionale. L’Ars ha infatti approvato la finanziaria puntando al rilancio dell’aeroporto trapanese e di quello di Comiso. La Regione, del resto, ha il 99,93% delle azioni Airgest e di conseguenza ha il diritto-dovere di definire le strategie di sviluppo del “Vincenzo Florio”. Dall’acquisto delle quote Airgest, che erano della Provincia regionale di Trapani, agli aumenti di capitale ed alla modifica della presenza azionaria nella società di gestione, c’è sempre stato un punto di riferimento nell’impegno delle risorse pubbliche, l’avvio del processo di privatizzazione di Birgi, così come previsto dal Piano nazionale di settore che articola la privatizzazione nella definizione del Polo della Sicilia occidentale coinvolgendo l’aeroporto di Palermo. Lo scalo trapanese continua ad attraversare una fase di transizione. Non ha più potuto contare sull’accordo di co-marketing con la Ryanair, scaduto nel 201. E neanche sul nuovo bando per intercettare le nuove tratte, a causa della sua bocciatura da parte del Tar. Una serie di questioni burocratiche hanno portato a rivedere procedure e percorsi amministrativi per evitare d’incappare in un’altra bocciatura del bando che viaggia sul filo sottile e “politico” degli aiuti di Stato da evitare per non vanificare il lavoro svolto finora. La Regione ha messo a disposizione del nuovo bando 12 milioni e 500 mila euro: 6 milioni per il 2018 e 6 milioni e mezzo per il 2019. La ripartizione prevede 4.362.000 euro per Birgi ed il resto per l’aeroporto di Comiso. Saliranno a 4.25.000 euro l’anno prossimo. Tra le risorse per il nuovo bando vanno inserite anche quelle dei Comuni che hanno confermato il loro impegno finanziario (Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Salemi, San Vito e Valderice). Si tratta di poco più di un milione di euro. Il bando sarà triennale. Torneranno invece al Libero Consorzio Comunale di Trapani i 2 milioni e mezzo di euro che erano stati restituiti alla Regione che non aveva mai determinato il sistema di utilizzo. Il chiarimento a Palermo avrebbe delineato un nuovo percorso amministrativo ed a breve il Consorzio potrà programmare l’utilizzo dello stanziamento che faceva riferimento al ristoro per i danni per la chiusura dello scalo trapanese per la guerra in Libia. Un altro fronte aperto per Birgi è quello della ricapitalizzazione della società di gestione. Nella Finanziaria precedente ed in quella approvata all’Ars ci sono i fondi per avviare il risanamento dell’Airgest. Intervento che va ad unirsi alle prospettive del piano industriale rielaborato dalla KPMG.
BIRGI, IL PIANO INDUSTRIALE DELLA KPMG ALL’ESAME DEL CDA DELL’AIRGEST
5 Maggio 2018
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