TRAPANI, SALVO D’ANGELO SCIOGLIE LA RISERVA: “NON MI CANDIDO A SINDACO”

6 Aprile 2018

Un passo indietro polemico ma anche consapevole. Salvo D’Angelo si ferma qui. Non sarà uno dei candidati a sindaco della città di Trapani. Nè con il centrodestra, nè con il progetto civico che ha messo in campo assieme ad altri con “Scegli Trapani”. In una lettera ai trapanesi ha voluto motivare la sua decisione di uscire di scena. Il movimento resta in piedi ma a determinate condizioni. Lo stesso Salvo mette nel conto – rimane anche lui in attesa dell’evoluzione dello scenario politico cittadino – anche un sostanziale rompete le righe, che comunque sta nei fatti, perché l’avvocato non ritiene che vi sia la possibilità, in questa fase politica, di puntare ad un reale cambiamento. Continua a tenere alta la bandiera della svolta generazionale ed invita i suoi coetanei quarantenni ad alzare la testa e a non vendersi. Ma il progetto di “Scegli Trapani” ferma la sua macchina organizzativa ed è una novità che partiti e movimenti dovranno prendere in considerazione.

La lettera ai trapanesi

Cari trapanesi, l’impegno di  questi mesi volto alla realizzazione di un progetto amministrativo per Trapani ha maturato i suoi frutti. Una grande esperienza, una di quelle che ti arricchiscono, che ti danno tanto. Con Scegli Trapani, ho avuto l’opportunità di conoscere centinaia di persone, di concittadini che, anche attraverso quel fantastico mondo del web, si sono uniti in nome di un progetto. Ho conosciuto professionisti che, per questa terra, si sono riuniti settimanalmente ed hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro sapienza. Ma, ho anche conosciuto una Trapani diversa, una Trapani politica, pronta a vendersi a suo esclusivo beneficio. E vedete, questa ultima faccia di Trapani mi preoccupa notevolmente. Invero, mi chiedo se le sorti di questa terra devono dipendere da poche raccapriccianti macchine da guerra, solo perché portatori di voti, io non ci sto. Non sono disponibile personalmente a guidare questo centrodestra in città. In questo momento storico Trapani è chiamata ad un grande senso di responsabilità politica, pubblica e soprattutto etica. La mia generazione e la generazione dei quarantenni non può certo arrendersi in nome di un amministratore unico, come quello delle società commerciali. La verità è che c’è un grande interesse economico di taluni, un interesse a gestire la res publica con sottogoverni, con assessorati e con municipalizzate che erogano servizi per soli amici e parenti. E le nuove generazioni devono combattere mettendo in atto quello che hanno studiato, quello che hanno appreso con il loro lavoro. Io sono e resto libero, e non sono disponibile a scendere a patti con coloro che, una volta eletti, penseranno solo a come incassare un gettone di presenza in più. Io non ci sto. E se le elezioni amministrative, ammesso che ci siano, devo essere una giungla, allora, miei cari amici, grazie per la proposta ma, con grande orgoglio, onorerò sempre la mia professione di avvocato. Perché, vedete, chi ha una professione, un lavoro ed una etica ha difficoltà a cedere a compromessi, perché non campa di politica. Scegli Trapani resterà protagonista di un cambiamento. Lo sta già facendo con una scuola di formazione politica. Potrà anche dire la sua per le comunali ma esclusivamente al cospetto di un serio progetto di area moderata, caratterizzato anche da un cambio generazionale. Diversamente, liberi tutti. Sono certo che ognuno dei miei amici risponde a coscienza, e vada comunque a votare non rinviando le responsabilità ad altri. Questo mio messaggio, non è solo un ringraziamento pubblico a chi mi ha chiesto di candidarmi a sindaco, ma vuole essere anche una forma di tutela per coloro che intendono proporsi come amministratori. Non mi pare ci sia un clima adatto, o forse non conosco bene il clima. Mi pare che qui il malaffare sta prendendo il sopravvento. Badata bene, il cambiamento lo possiamo fare anche con la coerenza morale. Alle nuove generazioni mi appello e grido: non vi vendete. Semmai, mettete sempre a disposizione della città le vostre capacità, perfino oltre il colore. Ma non vi vendete. La storia può ripetersi: non permettete a nessuno di infangare la vostra dignità.                                                                                                                           Salvo D’Angelo

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