TRAPANI, CANDIDATI SICURI, RISERVE DA SCIOGLIERE ED UN NOME NUOVO: GIOVANNI DE SANTIS

4 Aprile 2018

C’è chi ha già scelto, chi sta scegliendo, chi dovrà scegliere perché chiamato in causa. C’è ancora tempo per decidere, si vota il prossimo 10 giugno, ma a Trapani la politica sembra avere fretta. Tra chi ha già scelto, in cima alla lista, c’è Giacomo Tranchida. Candidatura a sindaco per la città, liste civiche e niente partiti, che possono aggregarsi ma senza simboli. La macchina organizzativa è all’opera. Le primarie di coalizione, proposte per il 15 aprile, sono rimaste soltanto sulla carta perché nessuno s’è fatto avanti realmente, neanche il suo partito, il Pd. L’ex sindaco di Erice ha avviato gli incontri con i candidati delle sue liste ed ha dato la sua disponibilità ad utilizzare il Patto Etico e Morale dell’Osservatorio per la Legalità. Un atto d’impegno – seguito da carichi pendenti e casellario giudiziale – da far sottoscrivere a tutti candidati. L’Osservatorio lo proporrà in tutti i Comuni che andranno al voto a giugno. L’avvocato Vincenzo Maltese sa già che una copia del Patto dovrà inviarla a Tranchida. Nella lista di chi sta per scegliere c’è l’ex vicesindaco Nicola Messina. Riunioni ed incontri con i rappresentanti della sua lista “Solidarietà e Rinascita” e con eventuali e potenziali alleati. Dovrebbe sciogliere la riserva a breve e c’è una indiscrezione che lo riguarda che parla di un suo passo indietro. Nell’elenco di chi deve ancora scegliere non ci sono soltanto candidati ma anche partiti, come il Pd. La distanza dal progetto Tranchida è sempre più ampia. Anche se tra i Dem c’è chi non si rassegna alla rottura definitiva ed ufficiale e sta lavorando per fare sintesi. L’alternativa per il Pd sarebbe tra Pietro Savona, reduce dal fallimento del tavolo del Crsytal, ed il candidato sindaco Peppe Bologna, in corsa da tempo con il suo progetto civico, ma disponibile alle primarie, anche se a condizione, e comunque tesserato del Pd. Un’intesa tra Pd e Bologna aprirebbe nuovi scenari politici all’interno dell’area di centrosinistra. E finirebbe per archiviare una ricandidatura di Savona. A dover sciogliere la riserva è anche il leader di “Scegli Trapani” Salvo D’Angelo. La sua apertura ai moderati ed ai partiti di quest’area è arrivata a destinazione. I contatti con Forza Italia ci sono stati ma non possono essere considerati conclusivi. Della vertenza Trapani potrebbe infatti occuparsi il commissario regionale Gianfranco Miccichè – data per imminente una sua missione trapanese – che non ha mai abbondato l’idea di candidare l’imprenditore Peppe Maurici che, tuttavia, più volte, ha detto di non essere disponibile. In casa forzista c’è chi punta, da tempo, ad una soluzione che potrebbe mettere assieme l’area che fa riferimento all’ex senatore Antonio D’Alì ed il nuovo corso berlusconiano rappresentato dall’onorevole Stefano Pellegrino e dall’ex deputato regionale Toni Scilla. Le indiscrezioni, in questo caso, porterebbero all’attuale consigliere delegato del Luglio Musicale Trapani Giovanni De Santis. L’ex consigliere si è dedicato, in questi anni, all’ente culturale trapanese, ma è sempre stato presente nel dibattito politico, senza tessera di partito e senza posizione preconcette. Può dunque essere inserito, a pieno titolo, tra quelli che potrebbero essere chiamati a fare una scelta. Come sarebbe accaduto con il commercialista Salvatore Castiglione e con il dirigente di banca Andrea Rallo. Due candidature che avrebbero dovuto affrontare la sfida contro Tranchida. Ma sia l’uno che l’altro avrebbero declinato l’invito. Psi ed Udc rimangono ancora sottocoperta. I socialisti sanno soltanto di non poter sostenere Tranchida: si sono divisi per questo. I neodemocristiani hanno più margini di manovra ma il pallino non è nelle loro mani. Di passi indietro certificati ce n’è al momento soltanto uno, quello dell’ex consigliere comunale Giuseppe Guaiana che ha scelto di stare al fianco di Tranchida uscendo dalle contraddizioni del centrodestra e di Forza Italia in particolare. Potrebbero farsi sentire, a breve i leghisti ed i sovranisti. Dovrebbe essere l’ex deputato regionale Livio Marrocco ad avere la delega per poter parlare per nome e per conto del nuovo soggetto politico di centrodestra. Nel Movimento Cinque Stelle non dovrebbero esserci sorprese. La candidatura di Peppe Mazzonello si va definendo e concretizzando e soprattutto sta esorcizzando quella trapelata e frutto di indiscrezioni di Flavia Fodale, dopo la sua affermazione elettorale alle Regionali di novembre 2017. I giochi sono dunque ancora tutti aperti ma il conto alla rovescia è comunque cominciato.

 

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