TRAPANI, PESCE SEQUESTRATO AL PORTO PESCHERECCIO. OFFERTO AI PIU’ POVERI

30 Marzo 2018

Il pesce, sardine, era buono ma assolutamente “abusivo”. Nel blizt del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera sono stati sequestrati 350 chili di prodotto ittico. L’intervento è scattato alle 4 del mattino dello scorso 28 marzo al porto peschereccio di Trapani. Era appena arrivato un furgone da Mazara del Vallo con a bordo 40 casse di pesce, dal valore commerciale di 2.000 euro. Pesce però senza alcuna documentazione e senza tracciabilità.  Le sardine erano pronte per essere immesse nel mercato del commercio clandestino. Ma la Guardia Costiera anticipato tutti e dopo avere sequestrato e confiscato le 40 casse ha immediatamente attivato i controlli sanitari, che sono stati fatti dall’ASP. I veterinari hanno potuto attestare il grado di freschezza del pesce ed hanno dato il via libera al suo utilizzo dopo un trattamento termico a -20 gradi per 24 ore. Da qui la decisione del Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani Franco Maltese che ha contattato il Vescovo Pietro Maria Fragnelli per individuare i centri caritatevoli che avrebbero potuto beneficiare del sequestro, utilizzando il pesce. Oggi la Capitaneria ha provveduto a consegnare le sardine alle strutture indicate dalla Curia: Fraternità “Servi di di Gesù Povero; Casa Famiglia Domenico Amoroso; Parrocchia Santissimo Salvatore; Associazione San Giuseppe Lavoratore; Seminario Vescovile di Trapani.

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