TRAPANI, D’ALI’: “CANDIDIAMO A SINDACO L’ARCHITETTO TALLARITA”

17 Marzo 2018

Il senatore D’Alì prova a forzare la mano sulle candidature a sindaco di Trapani e prova a giocare una carta a sorpresa, quella della candidatura a sindaco di Salvatore Tallarita, uno dei promotori del referendum per costiituire il Comune autonomo di Misiliscemi. “Vista l’attuale situazione politico-istituzionale della nostra città, la cui integrità e centralità in un innovativo disegno istituzionale rimane indispensabile allo sviluppo del vasto territorio trapanese; considerata – scrive D’Alì – la coincidenza temporale della consultazione referendaria di Misiliscemi e del rinnovo della Amministrazione comunale che abbiamo il dovere civico di rendere positiva e non conflittuale; considerato che nel corso di approfonditi confronti ho riscontrato nell’architetto Salvatore Tallarita ampia condivisione del progetto della Grande Città, anche se da lui immaginato con diverse modalità di percorso, ma con eguale contenuto di obiettivo finale: propongo a tutti coloro che oggi ancora si affannano a cercare una vana intesa su infinite iniziative più o meno civiche di corto respiro, che quotidianamente vengono annunciate a sostegno di più candidati sindaci, di essere tutti d’accordo nel  convergere sul nome dell’architetto Salvatore Tallarita come prossimo candidato sindaco di Trapani”. E’ un colpo a sopresa che prova a scompaginare le trattative in corso. L’ex senatore riconosce alla soluzione Misiliscemi di essere “l’unica concreta novità istituzionale nel territorio degli ultimi anni, a salvaguardia delle legittime aspirazioni di attenzione e sviluppo delle ampie e popolose porzioni del territorio comunale oggi oggetto della proposta di distacco, a salvaguardia della coesione istituzionale del territorio trapanese, evitando che la proposta della creazione di un nuovo Comune , porzione dell’attuale, possa intendersi come fattore di frantumazione ed ulteriore indebolimento di <<Drepanum Urbs Invictissima>>, e foriero di incremento di spesa pubblica”. D’Alì vuole arrivare alla “Grande Città” partendo da ciò che potrebbe affossarla definitivamente. Ora tocca a Tallarita dare il suo via libera ad una proposta che ha già aperto un nuovo fronte politico.

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