Una soluzione immediata per utilizzare 2 milioni e mezzo di euro che si trovano, ormai da troppo tempo, nelle casse dell’ex Provincia e che fanno parte del “pacchetto” ristoro per i danni causati all’aeroporto di Birgi dalla guerra in Libia. Lo scalo venne chiuso prima totalmente e poi parzialmente per le operazioni militari contro il regime di Gheddafi. I soldi rischiano di tornare indietro perchè la politica e la burocrazia non sono mai riuscite a trovare un modo per spenderli in promozione turistica del territorio. Da qui l’iniziativa di 14 sindaci che hanno chiesto un incontro urgente al commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani Raimondo Cerami. I sindaci in questione sono quelli di Castellammare del Golfo, Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, Valderice e Petrosino. Puntano ad “un piano straordinario di promozione che possa contribuire ad evitare la paventata parziale o totale chiusura dell’attività dell’infrastruttura aeroportuale, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero per tutto il territorio provinciale in vista della prossima stagione turistica”. In sintesi, un intervento finanziario – oltre alle risorse ferme all’ex Provincia, ci sono anche i fondi che i Comuni sono pronti a mettere a disposizione – per avere, comunque, una stagione estiva, una “Summer”, per salvare il salvabile in attesa della defizione del bando per il nuovo co-marketing. Il sindaco di Castellammare Nicolò Coppola ha sottolineato che c’è anche “la disponibilità della Camera di Commercio a sottoscrivere un piano straordinario di promozione dell’aeroporto, con risorse del Libero Consorzio e dei Comuni disponibili”. Ha aggiunto che “Il Comune di San Vito Lo Capo ha comunicato la sua disponibilità a rivalutare la partecipazione ad un bando diversamente predisposto”. I 14 sono pronti a fare la loro parte fino in fondo anche facendosi carico “direttamente o indirettamente delle azioni e delle decisioni che la Regione e la società aeroportuale hanno promosso o volessero promuovere a salvaguardia dell’aeroporto”. La nota dei sindaci è stata inviata, per conoscenza, all’Airgest ed al Prefetto Darco Pellos.