EX PROVINCIA REGIONALE: SEI SETTORI, DUE DIRIGENTI ED UN FUTURO INCERTO

23 Febbraio 2018

Sei settori, due dirigenti ed una serie di posizioni organizzative. Il nuovo assetto dell’ex Provincia regionale di Trapani, ora Libero Consorzio Comunale in attesa di sapere quale sarà il suo futuro. Il Presidente della Regione Nello Musumeci ha più volte detto di voler tornare alle Province rivedute e corrette. Ma al momento rimane in vigore la legge approvata nella scorsa legislatura e che il governo Crocetta aveva fortemente voluto per dare un segnale di cambiamento nel governo degli enti locali. C’è di mezzo anche la Corte Costituzionale dopo la decisione di Crocetta e del suo governo di ricorrere contro l’impugnativa del governo nazionale alla riforma della riforma che aveva introdotto l’elezione diretta dei vertici politico-amministrativi delle ex Province. In attesa della sentenza della Suprema Corte rimangono i commissari, con incarico fino al 30 giugno. E’ il caso di Raimondo Cerami che si sta occupando del Consorzio trapanese. C’è la sua firma sul nuovo assetto dell’ente.

I settori dell’amministrazione

Settore 1: Affari Generali e Contenzioso, Avvocatura, Statistica e Sistemi Informatici.

Settore 2: Presidenza del Consiglio.

Settore 3: Servizi Finanziari, Economato, Provveditorato, Risorse Umane, Società Partecipate.

Settore 4: Servizi Sociali ed Istruzione, Politiche Giovanili, Sport, Attività Culturali, Sviluppo Economico e Turismo, Gestione dei Beni Immobili.

Settore 5: Ufficio Tecnico, Viabilità ed Infrastrutture Stradali, Protezione Civile, Gestione dei Beni Immobili.

Settore 6: Tutela del Territorio, dell’Ambiente e delle Aree Protette, Gestione dei Beni Immobili.

Staff del Commissario Straordinario: Ufficio Anticorruzione e Trasparenza, Ufficio di Gabinetto.

Staff Gare e Contratti.

Segreteria Generale.

I due dirigenti

In realtà c’è un solo dirigente di ruolo, l’avvocato Diego Maggio. C’è poi il segretario generale Giuseppe Scalisi che ha funzioni aggiuntive. La determina del commissario Cerami affida a Maggio i settori 1-4-5 (Affari Generali, Servizi Sociali ed Istruzione ed Ufficio Tecnico), oltre allo staff del commissario per quanto riguarda l’anticorruzione. Al segretario Scalisi sono stati invece affidati i settori 3 e 6 (Servizi Finanziari e Tutela del Territorio). Prevista la stazione unica appaltante all’interno dello staff Gare e Contratti.

Il futuro dell’ex Provincia

Rimane in discussione e continua ad essere condizionato da una normativa che non è mai entrata pienamente a regime per le diverse modifiche e per la mancanza di volontà politica di arrivare alle elezioni, sia di secondo grado o dirette, per dare vita ai nuovi enti di area vasta. Senza il pronunciamento della Corte Costituzionale è difficile ipotizzare un nuovo corso legislativo. Un ulteriore elemento di confronto potrà essere definito dal dato elettorale delle Politiche del 4 marzo. Il nuovo governo dovrà dire che fine dovranno realmente fare le Province e non soltanto in Sicilia, dopo la bocciatura del referendum costituzionale che metteva la parola fine sulla loro presenza nel tessuto costituzionale del Paese.

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