“Abbiamo puntato sul turismo”. E’ stato l’assunto iniziale del presidente del consiglio comunale di Erice Giacomo Tranchida, che ha partecipato all’incontro organizzato dal Comitato per il monitoraggio e la salvaguardia dell’aeroporto di Birgi. Seguito da altre due valutazioni di merito: “Siamo l’ultima provincia del regno. Qui si arriva con l’aereo”. Premessa per dire che la vertenza Airgest è una vera e propria emergenza. Tranchida non vuole prendere atto che la stagione estiva è compromessa ed è tra i fautori della soluzione tampone che passerebbe attraverso il Distretto Turistico ed i Comuni pronti a finanziare con una sorta di “co-marketing last minute” per salvare non soltanto i mesi estivi ma anche l’imminente Pasqua. Ritiene che ci siano le condizioni per trovare una soluzione perché “l’Alitalia è governata dalla politica e l’Airgest è governata dalla politica”. Nel primo caso c’è di mezzo lo Stato, si tratta dell’ex compagnia di bandiera, nel caso dell’Airgest si tratta di una società di gestione di un aeroporto al 99,3% della Regione. Per l’ex sindaco di Erice dal confronto politico dovrebbe dunque emergere una via d’uscita. Per il resto, il sistema Trapani-Palermo, per parlare di uno dei temi caldi, c’è tempo per esprimersi e per definire una strategia. Anche Tranchida ha un giudizio critico, come è emerso nell’intervento dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, sull’operato del commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo: “Cerca cavilli e non soluzioni”. Il no al co-marketing di Messineo ha di fatto rotto l’unità d’intenti che, pur se a stento, le amministrazioni locali avevano tenuto finora nella condivisione della loro parte di co-marketing. La decisione di Messineo ha innescato una reazione a catena che, secondo molti protagonisti di questa vicenda, ha finito per influenzare anche la sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso di Alitalia contro il bando di Airgest che avrebbe dovuto dar vita al nuovo co-marketing con l’investimento della Regione (14 milioni di euro) e la somma derivante dal co-marketing dei Comuni che si è ridotto di molto, anche nel numero delle amministrazioni disponibili a finanziarlo, 12 su 24. Tranchida ha voluto smorzare le critiche sul nuovo Cda di Airgest. Il Presidente ha scelto di nominare due dirigenti regionali, il suo capo di gabinetto Gianluigi Amico ed il capo di gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo Lucia Di Fatta. “Non è un fatto negativo – ha sottolineato Tranchida – perché se il Presidente sceglie il suo capo di gabinetto significa che ci sta mettendo la faccia e che dovrà trovare una soluzione per Birgi”. La chiamata alle armi di Tranchida, che non ha fatto differenze tra il governo nazionale e quello regionale non è piaciuta alla senatrice del Pd Pamela Orrù: “Il governo nazionale è vigile ma sia sotto elezioni e non può che occuparsi soltanto degli affari urgenti. Del resto qui il problema deve essere risolto dalla Regione. E’ Airgest che deve parlare con Alitalia e Ryanair. Il governo nazionale ha fatto finora il suo dovere, dovremmo evitare di mettere tutto e tutti sullo stesso piano perché non è così”.
BIRGI, TRANCHIDA: “PARLIAMO CON ALITALIA E RYANAIR”
10 Febbraio 2018
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