EX CNT TRAPANI, GLI EX LAVORATORI CHIEDONO A TURANO DI CAMBIARE ROTTA

1 Febbraio 2018

L’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano scrive al presidente dell’Autorità Portuale di Sistema Pasqualino Monti chiedendogli di revocare la concessione dell’area demaniale dell’ex Cantieri Navale di Trapani alla società Marinedi, ma gli ex lavoratori dell’ex CNT non sono d’accordo. Turano aveva posto un problema quanto mai serio per l’area portuale trapanese. L’area in questione fa parte del demanio marittimo ed è statale. Ma accanto c’è il bacino di carenaggio, di proprietà della Regione, che è stato ristrutturato e che presto potrà essere operativo. Ma senza l’area dell’ex CNT il bacino non avrebbe alcun futuro perchè sarebbe penalizzato dal punto di vista logistico e tecnico. A maggior ragione se la società che ha ottenuto la concessione dell’area ex CNT avrebbe in programma attività ed interventi fuori dal sistema della cantieristica navale. Da qui l’intervento dell’assessore che ha anche paventato il rischio di dover poter il bacino galleggiante da qualche altra parte per non vanificare la sua ristrutturazione. La “Marinedi” ha però assicurato che le sue attività non saranno in contrasto con quelle del bacino di carenaggio ed ha anche manifestato l’intenzione di partecipare al bando, quando la Regione deciderà di affidarlo in gestione. Garanzia che ha convinto gli ex lavoratori, che hanno così deciso di scrivere all’assessore Turano: “Volevamo ricordare allo stesso che in questo momento chiedere una revoca dell’affidamento  sarebbe come condannarci ad una morte certa.Non abbiamo più ammortizzatori sociali ed ormai la situazione è grave, non possiamo più aspettare”. Gli ex lavoratori si fidano delle dichiarazioni di Renato Marconi, che ha parlato per nome e per conto di Marinedi: “Ha rassicurato l’assessore Turano, ed in primis noi lavoratori, riguardo alle intenzioni non solo di acquisire l’are ma anche di partecipare ad un eventuale bando per il relativo bacino di carenaggio quando questo sarà prointo, rilanciando l’intero comparto cantieristico e diportistico, con notevoli sviluppi in termini di occupazione”. La richiesta fatta a Turano è quanto mai chiara ma va in controtendenza rispetto all’iniziativa dell’assessore. Gli viene chiesto di scrivere al Ministero delle Infrastrutture per chiedere che l’area ex CNT venga “immediatamente, e  seza perdere più tempo, consegnata a Marinedi”. C’è da dire che sull’assegnazione della concessione alla società di Marconi c’è ancora in discussione un ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa.

 

 

 

 

In merito alle dichiarazioni di qualche giorno
fa’,dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive
On. Mimmo Turano in merito alla nota di revoca dell’assegnazione dell’area demaniale ex CNT firmata ad indirizzo del Presidente dell’Autorita’ Portuale di Palermo e per conoscenza al Ministro delle Infrastrutture ed al Prefetto di Trapani,gli ex lavoratori rispondono quanto segue:
Desideriamo ringraziare l’Assessore On. Mimmo Turano per l’interesse mostrato riguardo la vicenda  ex cantiere navale circa l’assegnazione dell’area demaniale che ormai va avanti da troppi anni. Volevamo ricordare allo stesso che in questo momento chiedere una revoca dell’affidamento  sarebbe come condannarci ad una morte certa.Non abbiamo più ammortizzatori sociali ed ormai la situazione e’ grave,non possiamo più aspettare. Forti delle dichiarazioni inviate dal Dott. Renato Marconi poi,il quale rassicura l’Assessore Turano e in primis noi ex lavoratori riguardo al suo interesse ed intenzioni non solo di acquisire l’ area in questione  ma anche di partecipare ad un eventuale bando per il relativo Bacino di Carenaggio,quando questo sara’ pronto, rilanciando l’intero comparto cantieristico e diportistico con notevoli sviluppi in termini di  occupazione. Auguriamo che con lo stesso impegno ed interesse l’Assessore mandi una nota al Ministero delle Infrastrutture con la quale chieda che venga immediatamente e, senza perdere più tempo, consegnata l’area a Marinedi nella persona del Dott. Renato Marconi in modo da mettere fine a questa troppo lunga e triste storia.

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