REGIONE, L’ASSESSORE RAZZA PRONTO AD “AZZERARE” LA RETE OSPEDALIERA DI GUCCIARDI

3 Gennaio 2018

Era lo scorso 4 aprile e l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi mostrava e dichiarava tutta la sua soddisfazione per l’obiettivo appena raggiunto. Dal tavolo interministeriale romano era arrivato il via libera alla nuova rete ospedaliera. “Si tratta – sottolineava Gucciardi – di un risultato straordinario e sofferto ma la Sicilia adesso può guardare con grande fiducia al futuro della propria sanità. La certezza è che potremo sbloccare nell’immediato le immissioni in servizio delle professionalità a partire dalle aree di emergenza-urgenza. Questo traguardo complessivamente promuove l’indirizzo tracciato in questi anni, raggiungendo un risultato che viene da lontano e che dimostra oggi che la Sicilia può mettersi alla pari delle Regioni più avanzate dal punto di vista sanitario”. Ma lo scorso 28 dicembre di straordinario è rimasto ben poco. Le elezioni del 5 novembre hanno registrato la vittoria del centrodestra e di Nello Musumeci che, all’assessorato alla Salute, ha voluto un suo fedelissimo, Ruggero Razza. Il neo assessore ha già indicato la strada che intende seguire e che tutto il governo regionale condivide con l’atto d’indirizzo approvato a fine dicembre. La parola d’ordine è rimodulazione della rete ospedaliera. In sintesi: il lavoro dell’ex assessore Gucciardi verrà messo in discussione perché sono state riscontrate “carenze in alcune branche assistenziali e nella distribuzione territoriale delle varie discipline”. Perchè l’assessore Razza ha avuto modo di riscontrare “la presenza di alcune ridondanze e duplicazioni che occorre razionalizzare in un’ottica di efficientamento del sistema”. Razza ha poi preso in considerazione – con la condivisione del governo siciliano – le critiche dei rettori delle Università di Catania e Messina. Ecco cosa è stato denunciato: “L’attuale strutturazione della rete ospedaliera rischia di pregiudicare la pianificazione didattica e la programmazione di talune scuole di specializzazione, stante l’imprescindibilità delle attività di didattica e di ricerca dall’attività assistenziale”. L’assessore e la giunta Musumeci chiedono tempo a Roma per poter definire un nuovo documento di riordino della rete ospedaliera mantenendo posti letto ed unità operative complesse, ma distribuendole in modo diverso. Una nuova rete nella sostanza, anche per eliminare contenziosi in corso e la stessa impugnativa dei rettori di Catania e Messina. L’assessore Razza vuole confrontarsi con i direttori generali delle Aziende Sanitarie che hanno posto dei dubbi sulla rete ospedaliera dell’ex assessore Gucciardi e del governo di centrosinistra dell’ex Presidente Rosario Crocetta. Confronto che l’assessore intende aprire anche con le organizzazioni sindacali. Sul fronte operativo “a copertura di contenziosi in essere o in via di definizione con alcune strutture private” è stata prevista una riserva di posti letto: 164 per acuti e 154 post acuti. Particolare attenzione è stata poi posta sulla nuova struttura sanitaria di Librino, il presidio ospedaliero San Marco. Un investimento di 150 milioni di euro che si avvia a conclusione e che impone un esame delle condizioni dei posti letto. Razza si appella, infine, ad una ulteriore rischiesta di modifica della rete che lo stesso assessore Gucciardi aveva chiesto con un provvedimento dello scorso 2 ottobre che non ha completato il suo iter parlamentare e tecnico. Ci sono dunque pochi dubbi sul fatto che la rete ospedaliera di Gucciardi e Crocetta verrà stravolta dal  nuovo governo siciliano. Razza si avvia ad un sostanziale azzeramento del lavoro nella scorsa legislatura. Nessuna continuità dunque, nè amministrativa, nè politica. Il centrodestra, all’interno dei parametri e delle restrizioni volute ed imposte dal governo nazionale, punta ad un nuovo sistema sanitario sull’Isola.

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