Trapani-Lecce 1-1
Reti: Mancosu 5’ pt, Murano 34’ pt.
Trapani: Furlan, Pagliarulo, Bastoni (38’st Steffè), Evacuo (27’st Reginaldo), Murano (43’st Minelli), Fazio, Silvestri, Maracchi, Palumbo, Visconti, Marras. A disposizione: Pacini, Ferrara, Bajic, Taugourdeau, Legittimo, Dambros, Canino, Girasole. All. Alessandro Calori
Lecce: Perucchini, Riccardi, Di Matteo, Mancosu, Cosenza, Arrigoni, Torromino, Costa Ferreira (1’st Tsonev), Lepore, Caturano (21’st Persano), Armellino. A disposizione: Chironi, Centonze, Pacilli, Valeri, Megelaitis, Marino, Lezzi, Dubickas, Ciancio, Gambardella. All. Fabio Liverani
Arbitro: Vincenzo Valiante di Salerno. Assistenti: Filippo Bercigli di Valdarno e Lorenzo Li Volsi di Firenze
Note: Recuperi 0’pt-5’st. Corner: 6-3. Spettatori: 4.465
La classifica dice che tra il Lecce ed il Trapani ci sono 8 punti di distanza, ma il Provinciale ha negato questa differenza. Il pareggio per 1-1 è più utile ai pugliesi che tengono lontana una diretta concorrente per la promozione in serie B, ma il Trapani di mister Calori ha giocato una buona partita. Pur in un clima surreale, con i palati fini della tribuna che hanno dimostrato, ancora una volta, in alcune piccole frangie di essere contro l’allenatore a prescindere. E’ una presa di posizione alquanto sterile e stupida che può fare solo male alla squadra che dicono di sostenere. I fischi al 43′ del secondo tempo per la sostituzione di Murano con Minelli sono stati più che irrispettosi frutto d’ignoranza calcistica. Murano non aveva più fiato e Minelli avrebbe potuto dare qualche fastidio in più tra le linee ad un Lecce che si è difeso in tutti i modi. La gara è stata due partite in una. Il primo tempo bloccato, con pochi centimetri di campo per poter decidere cosa fare della palla e con Mancosu, fratello dell’indimenticabile attaccante granata, che trova l’eurogol al 5′. Un tiro da trenta metri che s’infila all’incrocio dei pali con Furlan che avrebbe potuto fare qualcosa in più e non limitarsi a raccogliere la palla in rete. Partita che si mette subito in salita, con il Lecce che si presenta con il suo 4-3-1-2 e con il Trapani che risponde con il solito 3-5-2. A centrocampo torna Palumbo dopo il turno di squalifica, rientra capitan Pagliarulo che si mette al centro della difesa con Fazio a destra e Silvestri a sinistra e con mister Calori che sceglie Evacuo al posto di Reginaldo e lo affianca a Murano. Un minuto prima del gol del Lecce, Trapani pericoloso con uno spento Maracchi che servito da Evacuo colpisce di sinistro ma il suo tiro viene deviato dalla difesa ospite. Maracchi spento per tutta la gara. E’ ormai da tempo anni luci dal Maracchi che il Trapani ha conosciuto nella seconda fase del suo ultimo campionato in serie B. Più che le sue folate offensive il centrocampo granata deve fare i conti con le sue chiusure poco efficaci e con una posizione in campo che lo vede quasi sempre in ritardo. Se il centrocampo granata è andato in difficoltà contro il Lecce la responsabilità è soprattutto di Maracchi. Il Trapani incassa il gol di Mancosu ma non si scompone. Non riesce ad aggredire la capolista e prova, con il giro palla, a stanarla ma non è così facile raggiungere l’obiettivo. Al 15′ ed al 24′ ci prova Bastoni dal limite dell’area, prima dopo una mischia in area e nel secondo caso sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma la difesa del Lecce fa buona guardia. Al 34′ il pareggio dei granata. Un gol fortemente voluto da Murano che sfrutta una palla che vaga nella trequarti pugliese dopo un rilancio di Bastoni. I due difensori centrali del Lecce vanno a farfalle assieme al loro portiere e consentono a Murano di proteggere la palla e poi di metterla in rete con un tocco di destro. Il pareggio dà fiducia al Trapani che comincia a spingere con maggiore convinzione. Marras si fa punngente sulla sua fascia ma gli manca sempre l’ultimo passaggio o il tiro in porta decisivo. Dopo il gol del Trapani succede poo fino allo scadere dei primi 45′. L’arbitro Valiante avrebbe potuto concedere almeno un minuto di recupero per due interruzioni della gara ma manda tutti negli spogliatoi non consentendo al Trapani di battere un calcio d’angolo consecutivo. Il secondo tempo si apre con una sostituzione del Lecce che mette dentro Tsonev al posto di Costa Ferreira: un centrocampista per un trequartista. Al 2′ ancora un Mancosu da brividi. Gran tiro che finisce fuori di poco. Il Trapani risponde con Marras al 9′. L’esterno granata si fa tutta la fascia, mette in area sul secondo palo dove arriva Evacuo che però “sbuccia” la palla di sinistro. Tiro non semplice con la palla alta. Al 13′ il Lecce continua a provarci dalla distanza con Lepore. Tiro forte, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Mancosu respinto dalla barriera, che non inquadra la porta. Al 15′ il Provinciale grida al gol. Combinazione Murano-Marras che prova a piazzare la palla con un pallonetto che sfiora il palo alla destra di Perucchini. Al 21′ mister Liverani lancia nella mischia Persano al posto di Caturano ed azzecca la mossa perché il primo si rende pericoloso in più occasioni mentre il secondo era stato neutralizzato dalla difesa granata. Ed è proprio Persano al 24′ a tirare due volte dentro l’area di rigore in una mischia furibonda. Il Lecce tira anche una terza volta con Armellino ma non riesce a far male al Trapani. Al 28′ finisce la partita di Evacuo, al so posto Reginaldo. Al 30′ il Lecce sfiora il gol con un gran colpo di testa in piena area di rigore di Persano, servito da Torromino. Furlan si supera e riesce a deviare la palla che viene poi allontanata dalla difesa granata. Al 33′ Perucchini fa gli straordinari su un sinistro ben tirato da Marras, palla deviata in angolo. Sugli sviluppi ancora un sinistro di Marras che finisce però sopra la traversa. Al 38′ Torromino prova a fare tutto da solo ma il suo destro non inquadra la porta. Aveva provato dal limite dell’area. Al 39′ mister Calori fa rifiatare Bastoni e lo sostituisce con Steffè, al rientro dopo un infortunio. Al 43′ la sostituzione di Murano con Minelli. L’arbitro concede 5′ di recupero ed al 48′ Torromino è pericoloso dopo un contropiede ben orchestrato da Mancosu, ma Furlan dice no e manda in angolo. Negli ultimi minuti di gara le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto con il Lecce che ha lavorato per far passare il tempo prima possibile ed il Trapani che ha provato la carta Minelli che forse avrebbe meritato qualche minuto di gara in più. Finisce così 1-1 la sfida con il Lecce. Trapani che va a quota 37 e Lecce che sale a 45 punti. Domani si terranno tutte le altre gare della 21esima giornata, con il Catania che potrebbe approfittarne. Gli etnei giocano in casa contro la Casertana e partono da quota 41. Potrebbero così arrivare ad un punto dalla capolista Lecce se riusciranno a vincere. Il Trapani deve recuperare tutti i suoi infortunati e chiudersi a riccio credendo in se stesso ed isolandosi da voci incompententi e deleterie. Alla multa di 5.000 euro per i petardi di Siracusa dovrebbe aggiungersi anche quella del Provinciale per un altro “botto” non consentito. Partita tesa, con l’episodio di ieri notte a fare da apripista a tanta tensione. Il pullman del Lecce è stato colpito da una sassaiola. Non è stato consentito ai tifosi leccesi di affrontare la trasferta a Trapani dopo gli scontri tra i tifosi pugliesi e trapanesi di qualche tempo fa. Mister Liverani è stato “beccato” per tutta la gara dalla tribuna per i suoi trascorsi a Terni, squadra che ha intralciato il cammino del Trapani verso la salvezza nel campionato di B dell’anno scorso. Il Trapani deve guardare avanti e pensare soltanto a se stesso, ben sapendo che da buona parte dell’ambiente granata non arriverà alcun aiuto per una serie di pregiudizi su mister e squadra che spesso non hanno alcun fondamento sportivo e calcistico.
Pagelle granata
Furlan 6,5: si fa sorprendere dal tiro e dall’eurogol di Mancosu ma poi si riscatta nel secondo tempo con due interventi prodigiosi su Persano e Torromino.
Fazio 6: copre bene e non si fa sorprendere dalle finte di Torromino. Poco nella fase d’impostazione granata.
Pagliarulo 6: buon rientro del capitano, più volte “osannato” dalla curva per il lutto che l’ha colpito. Sul gol del Lecce la difesa non ha alcuna responsabilità.
Silvestri 6: anche per lui un rientro ma da un infortunio. E’ il più propositivo nella fase di preparazione della manovra granata. Non incide in avanti nei calci piazzati.
Marras 6,5: un dribbling di troppo che consente alla difesa avversaria di riposizionarsi, un solo tiro nello specchio della porta che avrebbe potuto far male ma Perucchini ha detto no. Un gol sfiorato per poco. Tanta corsa sulla fascia. Sbaglia tanto ma è il cuore delle azioni granata passa dai suoi piedi.
Maracchi 4,5: sempre più irriconoscibile. Non fa filtro. Non segue l’azione. Non tiene il ritmo della sua squadra. Manda il Lecce in superiorità numerica mettendo in difficoltà i suoi compagni. Un giocatore da recuperare totalmente.
Palumbo 6: potrebbe giocare più di prima. Spesso rallenta l’azione ma perde sempre meno palloni perché ha capito di essere il metronomo della squadra e di essere in una zona di campo, quella centrale, che può essere quanto mai pericolosa se viene persa palla. Prova ad aprire il gioco sulle fasce ma non sempre ci riesce.
Bastoni 6: fa una buona partita, si fa vedere per due volte al limite dell’area ed i suoi tiri avrebbero meritato più di una schiena avversaria. E’ lui a dare, senza volerlo, l’assist a Murano per il gol del pareggio.
Visconti 5: la grinta non fa per lui, i suoi cross sono stati più precisi in altre partite. Soffre il dinamismo del Lecce quando i pugliesi affondano sulla sua fascia con Lepore o con Torromino che prova a spaziare su tutto l’arco dell’attacco.
Evacuo 5: gran lavoro per recuperare palloni a centrocampo e per smistarli sulle fasce, soprattutto verso Marras, ma non è più il “cecchino” d’area di rigore di una volta. Ha una occasione su un cross di Marras ma non riesce a sfruttarla. Gioca per la squadra ma è poco per uno come lui.
Murano 7: è in stato di grazia. Appena ha la palla buona la mette in rete. Due possibilità a Siracusa e due gol. Una sola possibilità al Provinciale contro il Lecce ed è arrivato il gol del pareggio.
Reginaldo 6: prende il posto di Evacuo al 28′ del secondo tempo. Prova a fare pressing alto, a provare di superare la difesa avversaria palla a terra ma non è mai pericoloso perché non ha neanche una palla gol da giocare.
Steffè s.v.: entra al 39′ del secondo tempo per far rifiatare Bastoni. Potrebbe far partire il contropiede in una occasione ma incespica sul pallone. Troppo poco per potergli dare un voto.
Minelli s.v.: entra al 43′ del secondo tempo e deve ringraziare l’arbitro per i 5′ di recupero che gli consentono di toccare qualche pallone. Mai banale il suo modo di giocare. Il ragazzo ha stoffa.
Calori 6,5: La tribuna gli contesta i cambi dimenticando che aveva gli uomini contati in panchina ed alcuni ormai con il solo scopo dell’onor di firma. Dirà qualcosa in più l’imminente mercato di gennaio. Accompagna la sua squadra chiedendole di non abbassarsi troppo e di avere pazienza anche con un giro palla che può infastidire in alcuni frangenti della gara. Nei cambi avrebbe potuto far meglio con Minelli, mandandolo in campo un po’ prima per farlo inserire tra le linee del Lecce. Ha messo in campo una squadra equilibrata che ha giocato alla pari con la capolista che in tanti considerano una sorta di “ammazza” campionato. Ma per lui – com’è di moda – soltanto critiche, mai un riconoscimento. Se ne faccia una ragione e vada avanti perchè quella intrapresa è, nonostante tutto, quella giusta.