Il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema (Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese) si presenta con una “tassa” ed i sindaci di Favignana e Pantelleria, Giuseppe Pagoto e Salvatore Gabriele, vanno su tutte le furie. Il decreto dello scorso 20 dicembre introduce i “diritti autonomi”. In particolare: 0,52 centesimi di euro per ogni tratta, sia per i passeggeri che per le merci. Un esempio concreto: andata e ritorno da Favignana con un aggravio di 1,04 euro a passeggero, anche se residente. “Diritti autonomi” che riguardano i quattro porti della nuova Autorità di Sistema. Tassa che sta per entrare in vigore perché partirà dal primo gennaio. Pagoto e Gabriele chiedono una misura drastica: “o la sospensione immediata o la revoca del provvedimento”. Viene considerato un atto unilaterale con una motivazione che non va proprio giù ai due primi cittadini: “Un provvedimento emesso per sostenere i costi della struttura, cioè del personale della stessa Autorità Portuale”. Il no dei due sindaci è sia nel merito che nel metodo: “Probabilmente ce lo dovevamo aspettare. Quando le scelte sono verticistiche e senza condivisione accade anche questo. Veniamo a conoscenza del decreto, perché trasmesso in data odierna alle imprese portuali, alle compagnie di navigazione e alle agenzie marittime di Trapani, e non ai Comuni e alle comunità che verrebbero penalizzate da tale decisione”. Tassa che riguarda oltre che passeggeri e merci anche i mezzi imbarcati e di conseguenza sbarcati. “Visti i pochi giorni di preavviso – polemizzano i due sindaci – sembrerebbe un regalo di Natale inaspettato, anzi davvero sorprendente per fantasia, in particolare per i cittadini delle Egadi e Pantelleria”. Pagoto e Gabriele intendono “impedire che a sostenere i costi del personale qualificato dell’Autorità di Sistema Portuale – dal momento che non ci sono in corso interventi infrastrutturali degni di rilievo nel Porto – siano i già penalizzati cittadini delle isole”. Criticano l’assenza di dialogo e di confronto con Monti, che non conoscono e di “revocare o sospendere ogni efficacia del decreto fin quando il porto di Trapani non offrirà i servizi degni di un porto che ogni anno accoglie centinaia di migliaia di persone tra residenti, pendolari e turisti”. Da qui la richiesta di un intervento di Giuseppe Zaccaria che fa parte dle comitato di gestione dell’Autorità Portuale di Sistema ed è stato nominato dal commissario del Comune di Trapani Francesco Messineo. Il presidente Monti, con un decreto precedente a quello finito sotto accusa da parte dei sindaci di Favignana e Pantelleria, ha proceduto alla nomina dell’Organismo indipendente di valutazione, una sorta di supervisore, previsto dalla legge, dell’operato e dell’attività dell’Autorità. Alla manifestazione d’interesse per farne parte sono state registrate 37 istanze. Una commissione ha proceduto alla verifica di ogni singolo curriculum ed alla fine il presidente Monti ha proceduto alle nomine. Si tratta di Marta Branca, che svolgerà le funzioni di presidente, e dei componenti Leonardo Agueci e Rosa Vitale. Per ognuno dei tre un compenso annuale lordo di 5.000 euro.