MARSALA, LO STRAPPO DEL PD: “VALUTEREMO, DI VOLTA IN VOLTA, GLI ATTI DELLA GIUNTA DI GIROLAMO”

27 Novembre 2017

Lo strappo. Il Pd sempre più lontano dal sindaco del Pd. Accade a Marsala. C’è ora un documento della direzione cittadina del partito che ufficializza il dissenso. “La Direzione -si legge nella nota – si vede costretta ad assumere una posizione critica nei confronti dell’amministrazione, dando mandato al gruppo di valutare, di volta in volta, i singoli atti amministrativi nell’esclusivo interesse della città”. Il sindaco Alberto Di Girolamo si ritrova dunque con il suo partito ad un passo dall’oppposizione. I Dem non ritirano la loro delegazione in giunta ma picchiano duro sull’esecutivo che, dopo il recente rimpasto, che il primo cittadino ha messo in atto durante lo spoglio elettorale per le Regionali, con le nomine di Salvatore Accardi ed Andrea Baiata, rischia di apparire, secondo la direzione, “poco autorevole, autoreferenziale e con un quadro politico fragile”. Bocciatura senza remore. Il Pd lascia Di Girolamo l’impegno per la programmazione a medio e lungo termine, ma su quella a breve salva ben poco e mette l’amministrazione sotto accusa su pubblica illuminazione, manutenzione stradale, verde pubblico, riscossione tributi, programmazione turistica, sostegno all’agro-alimentare e alla vitivinicoltura. Il Pd aggiunge che da mesi ha cercato di confrontarsi con Di Girolamo senza alcun esito positivo, che ha sempre dato la sua disponibilità anche “ad una possibile nuova definizione della maggioranza”. I Dem registrano “un clima di crescente sfiducia” nei confronti di sindaco e giunta. Quello del Pd si presenta come un ultimo appello la Direzione infatti, nelle conclusioni del suo documento politico, “auspica che il sindaco rimetta in discussione le decisioni prese per continuare, con ancora maggiore impegno, il percorso comune, rinnovando la passione e la volontà di migliorare l’amministrazione”. Anche rinsaldando i rapporti con il partito ed il gruppo consiliare. Di Girolamo è ormai ad un bivio. Può andare avanti da battitore libero con tutto quello che ne consegue – c’è pure una mozione di sfiducia annunciata dal consigliere del Psi Michele Gandolfo – o riaprire il dialogo con il suo partito che tuttavia è ormai evidente passa da una sorta di azzeramento della giunta che il sindaco dovrebbe favorire e definire.

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