Il “cavallo di ritorno” non c’è stato. L’hanno interrotto i carabinieri di Trapani. Giuseppe Drago aveva preteso 300 euro per restituire il ciclomotore che aveva rubato qualche giorno fa. Il proprietario-vittima, dopo la denuncia del furto, era pronto a pagare. Fissato l’appuntamento i due hanno deciso d’incontrarsi per risolvere la questione. Ma lì c’erano anche i carabinieri che sono intervenuti immediatamente. Drago, 19 anni, ha tentato la fuga con un altro motorino, lasciando sul posto il ciclomotore Piaggio che doveva restituire dopo avere ottenuto la somma pattuita. Fuga che è dura ben poco perché i carabinieri l’hanno beccato ed ha anche verificato che pure l’altro motorino era stato rubato. Il giovane è stato arrestato con le accuse di furto, estorsione e ricettazione. Per Drago sono scattati gli arresti domiciliari ed il giudizio per direttissima che ha convalidato l’operato dei carabinieri e condannato il giovane ai “domiciliari” con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il fenomeno del “cavallo di ritorno” è sempre più frequente e spesso si conclude senza che le forze dell’ordine siano nelle condizioni d’intervenire perché le vittime dei furti non presentano denuncia e preferiscono pagare.
Giuseppe Drago