EMERGENZA RIFIUTI, INTERROGAZIONE AL SENATO DEI GRILLINI. IN DISCUSSIONE ANCHE LA DISCARICA DI TRAPANI

27 Ottobre 2017

Una interrogazione presentata al Senato che è un atto d’accusa nei confronti del sistema di raccolta dei rifiuti in Sicilia. E’ stata presentata dal gruppo del Movimento Cinquestelle e contiene anche il resoconto di un recente sopralluogo alla discarica di contrada Borranea a Trapani. La denuncia politica dei pentastellati è pesante: “In Sicilia la raccolta differenziata finisce pari pari in discarica, questo è quello che abbiamo verificato due settimane facendo un sopralluogo alla discarica di Trapani che raccoglie i rifiuti di 21 Comuni, compresa la parte umida. Mancano gli impianti di compostaggio e
le discariche sono sature”. Alla visita ispettiva a Borranea c’erano i senatori Maurizio Santangelo e Vilma Moronese e la portavoce all’Assemblea regionale siciliana Valentina Palmeri. “Noi vogliamo vederci chiaro su tutta la gestione dei rifiuti in Sicilia”, ha aggiunto Santangelo. “La situazione – ha rimarcato è drammatica, la Sicilia non supera il 12% di raccolta differenziata. Noi diciamo basta con questo scellerato modo di fare, basato solo sul conferimento in discarica. Noi vogliamo riciclare tutto, e lo faremo senza inceneritori, se riusciremo a vincere le prossime elezioni in Sicilia, dobbiamo cambiare subito tutto”. L’onorevole Palmeri è entrata nel merito dell’emergenza rifiuti: “In Sicilia abbiamo solo 15 impianti di compostaggio di cui a noi ne risultano attivi soltanto 8 e parzialmente funzionanti”. I grillini sono in attesa di nuovi dati sul sistema nell’Isola ed hanno anche una preoccupazione: “Tra pochi giorni uscirà il nuovo rapporto ISPRA 2017 sui rifiuti urbani, vedremo cosa conterrà. Noi – concludono i grillini – monitoreremo la situazione siciliana, perché temiamo che possa arrivare una nuova infrazione europea, per la disastrosa gestione del ciclo dei rifiuti, così come è successo già per la Regione Campania. Se accadrà a causa dei partiti i cittadini si ritroveranno
doppiamente puniti, sia dal punto di vista ambientale, che quello economico”.

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