BIRGI, TRAPANI NON C’E’ NEL NUOVO CO-MARKETING. CONTO ALLA ROVESCIA ED APPELLO DI SICINDUSTRIA E SINDACATI

24 Ottobre 2017

Avrebbe del clamoroso ed al momento è così. Ma il confronto è aperto e ci sono ancora i tempi per recuperare. Il Comune di Trapani non ha ancora aderito al nuovo co-marketing per l’aeroporto di Birgi. Non è tra i 13 Comuni che hanno detto sì. La sua quota sarebbe di 366.000 euro, da prevedere per un triennio. L’amministrazione che, nel recente passato, prima del commissariamento, è stata più volte chiamata in causa per assumere un ruolo di guida della coalizione dei sindaci è, in questa fase, fuori dai giochi. Il sindacato ha voluto capirci di più e stamattina i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il vicecommissario Salvatore Buscemi. Confronto costruttivo che ha registrato una conferma. C’è una interlocuzione in corso tra il commissario straordinario Francesco Messineo ed il presidente di Airgest Franco Giudice. I sindaci che hanno già detto sì al nuovo co-marketing e quelli che potrebbero dirlo nelle prossime ore hanno già un appuntamento. Quello di lunedì prossimo quando alla Camera di Commercio di Trapani il presidente Pino Pace li inviterà a sottoscrivere il nuovo accordo triennale. Le risorse finanziarie dei Comuni entreranno a far parte del fondo a disposizione del bando che Airgest dovrebbe definire per l’aggiudicazione nel prossimo mese di novembre. Il prossimo 30 ottobre si metterà, dunque, un primo punto fermo. Ieri è stato fatto il punto della situazione in Prefettura. Così come nella fase di cessione delle quote della Provincia alla Regione, da commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani ebbe un ruolo di primo piano anche da Prefetto, Darco Pellos è tornato in prima linea per il rilancio dell’aeroporto di Birgi. Al fianco di Pellos, parti sociali, Camera di Commercio, Sicindustria, sindacati e Distretto Turistico. La riunione ha confermato l’impegno assunto da 13 Comuni su 24 che porterebbe ad una somma complessiva per i prossimi 3 anni di 4.648.200 euro che andrebbero ad aggiungersi alle risorse finanziarie stanziate dalla Regione con la Finanziaria 2017: 4,5 milioni di euro per il 2017, 5 milioni per il 2018 ed altri 5  milioni per il 2019. “Stando così le cose, l’importo a base di gara per l’individuazione di un nuovo vettore aereo – si legge in una nota di Sicindustria e sindacati –  dovrebbe essere inferiore rispetto ai circa 20 milioni previsti nell’avviso pubblicato ad inizio anno dall’Airgest, con una conseguente riduzione sul numero di passeggeri annui garantito”. Da qui l’appello ai sindaci che non hanno ancora aderito al nuovo co-marketing. L’intesa Sicindustria, Cgil, Cisl e Uil, definita nel patto “Insieme per il Territorio” sottolinea una preoccupazione: “Mancano ancora pochissimi giorni e poi la partita sarà chiusa per i prossimi tre anni. È una questione fondamentale per l’intero territorio, e pur comprendendo le difficoltà finanziare dei vari enti locali, confidiamo sul fatto che alla fine prevalga il buon senso e si destinino le risorse”. “Vorremmo infatti ricordare – continua la nota congiunta – che l’aeroporto di Birgi non serve solo ai turisti che decidono di trascorrere le proprie vacanze nel nostro territorio ma anche e soprattutto ai tanti cittadini del trapanese che possono più
agevolmente raggiungere tante destinazioni italiane ed estere”. Bisogna fare presto perché i tempi tecnici potrebbero essere troppo lunghi rispetto alle scelte delle compagnie aeree. La stagione invernale è ormai ampiamente compromessa dalla riduzione dei voli Ryanair. Ci sono margini di manovra più ampi per la stagione estiva che però le compagnie aree, come la Ryanair, programmano nei mesi di novembre-dicembre. E’ dunque una corsa contro il tempo in attesa di conoscere il nome del vettore  che si aggiudicherà il bando definito dall’Airgest.

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