Nella ricostruzione fatta da ABC circa il loro avvicinamento alla Lista “CENTO PASSI PER LA SICILIA” di Claudio Fava, devo intervenire per puntualizzare alcuni passaggi e l’interpretazione che ne è stata data. Se si aderisce con piena convinzione ad un progetto politico e si è davvero interessati a costruire un futuro partito, che già si definisce di sinistra per quanto aperto e civico, il proprio apporto dovrebbe essere offerto senza condizioni o diktat che riguardino le candidature. Le “garanzie”, parola che stride con gli scopi di un movimento orgoglioso di definirsi tale, quando si esplicitano nella richiesta di una propria candidata, Paola Messina, per quanto ci è stato detto, senza il quale si rinuncia al sostegno, potrebbero apparire come un espediente per garantirsi una opportunità di elezione regionale, impossibile altrimenti per un movimento cittadino quale è ABC. Non si può dire “Non siamo nè di destra, nè di sinistra”, “aborriamo i partiti”, “rifiutiamo le alleanze e qualsiasi etichetta”, proclamarlo per anni, e poi pretendere di partecipare alla costruzione di una formazione, soprattutto in un momento di competizione elettorale, ponendo veti verso chi di quella storia ha sempre fatto parte. E’ un modo singolare di voler cominciare un cammino comune e dimostrare la condivisione dei medesimi scopi. Infine sono costretto, spero per l’ultima volta, a rivendicare le mie scelte ed a difendere il mio percorso politico. Non accetto, infatti, lezioni di morale da nessuno. Non sono disposto a farmi intimidire dal “nuovismo” imperante o dal grillismo ante litteram di cui ABC è un esempio. C’ero anche io, quando è stato ribaltato un sistema di potere pericoloso e soffocante, con la prima giunta Ferrara. Negli anni successivi, quando ho avuto incarichi da amministratore, sempre in giunte di centrosinistra, l’ho fatto coerentemente con gli schieramenti a cui faceva riferimento il mio partito e soprattutto per impegnarmi in battaglie e progetti che ritenevo potessero migliorare la vita dei miei concittadini. Sono sulla scena politica di questa città da vent’anni, ma nessuno riuscirà a farmi sentire in colpa per questo, anzi rivendico con orgoglio la mia onestà e rettitudine ed i risultati ottenuti con il mio impegno. Altri, giovani, capaci, sicuramente faranno un giorno meglio di me e dei tanti che li hanno preceduti, ma il feroce meccanismo tritatutto che pretende, in nome del qualunquismo tanto in voga, di spazzare via esperienze, vissuti, storie…persone, non può determinare le scelte di chi ambisce a far parte di una comunità, come ABC aveva detto di voler fare.
Massimo Fundarò