“La prima riunione del comitato di gestione dell’Autorità Portuale di Sistema si terrà il prossimo 26 settembre. Dieci giorni dopo prenderemo in gestione i porti che non erano sede di Autorità. Il mio sistema di lavoro è pianificare, programmare e realizzare”. Si è presentato così il presidente Pasqualino Monti, che avrà il compito di governare in sinergia i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle”. Ad ascoltarlo, stamattina all’Hotel Crystal, su iniziativa della senatrice Pamela Orrù, gli operatori portuali. C’erano tutte le anime e comunque erano rappresentate le diverse categorie di quella che è stata, più volte, indicata come una comunità. Monti ha invitato i suoi interlocutori a volare alto: “La mia porta sarà sempre aperta per discutere dello sviluppo delle realtà portuali. Non ci sarà alcun ostacolo al dialogo. Vi prego però di non investirmi di questioni di corto respiro, di vicende che possono essere definite qui, tra i protagonisti di questo porto”. Monti si è presentato agli operatori portuali trapanesi anche con i numeri: “Ho avuto modo di fare un giro al porto, grazie al comandante Guccione, ed ho preso nota delle questioni aperte. Il porto di Trapani è come una macchina senza alcuni pezzi essenziali. Un po’ come a Civitavecchia, dove ho lavorato con grande impegno e con risultati evidenti. Sono arrivato con 300 milioni di Iva e sono andato via quando l’Iva era un miliardo e 200 milioni. In 12 anni è cambiato tutto. Il porto di Trapani ha bisogno di un intervento forte, ma dobbiamo costruirlo con la programmazione, con il piano operativo triennale”. Monti non ha perso tempo ed ha già fissato alcune regole: “Mi auguro che al mio ritorno a Trapani ci siano dei rappresentanti delle categorie per avviare il confronto”. Nel giro di 3 mesi dall’avvio della fase operativa il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema intende presentare una proposta al Ministero ed alle istituzioni europee per ottenere i finanziamenti che serviranno al rilancio del porto. Il Monti-pensiero è quanto mai diretto: “Non serve la quantità nelle infrastrutture ma la qualità, che nasce dalla pianificazione e dalla programmazione di ciò che si vuole fare”. Ed ancora: “Posso assicurarvi che c’è grande attenzione nei confronti del porto di Trapani. Ho notizie dirette che mi sono arrivate da Amburgo. Ci sono delle compagnie di crociera che sono interessate a Trapani. Ho registrato il grido d’allarme per la Stazione Marittima. Sarà necessario intervenire, vedremo come. E’ chiaro che vanno migliorate e potenziate le strutture d’attracco e quelle per l’accoglienza. Ma per fare tutto questo dobbiamo prima avere un quadro chiaro della situazione e definire lo sviluppo che deve essere costruito per il porto di Trapani. Rassicuro sulle preoccupazioni sull’accorpamento. L’Autorità è di sistema. Ogni porto ha le sue peculiarità, che non verranno messe in discussione. Saranno i porti con le loro peculiarità a dover interagire”.
PORTO DI TRAPANI/4, PRESIDENTE MONTI: “VOLIAMO ALTO”
8 Settembre 2017
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