Ha gettato la spugna. Ottavio Navarra non è più il candidato alla presidenza della Regione della costituenda area di sinistra e progressista, alternativa al Pd. Sarà invece l’onorevole Claudio Fava a rappresentarla. La sinistra alternativa organizzata (MDP e Sinistra Unita) ha avuto la meglio su quella movimentista, che stava nascendo dal basso. Passa la logica dell’apparato rispetto ad un progetto più aperto e senza regole di partito. Navarra e Fava hanno sottoscritto una nota congiunta – come si fa in questi casi – ma c’è un perdente, Navarra, ed un vincente, almeno nei rapporti interni alla costituenda coalizione, Fava. “Grazie a tutti, – ha scritto Navarra su Facebook – a chi capirà e a chi rimarrà amareggiato, a chi troverà nuove ragioni e a chi penserà di averle smarrite. Giudico la nota un passo in avanti. Per la prima volta in Sicilia e in Italia sarà presente una proposta diversa da quella dei poli esistenti. L’inizio di un percorso difficile e appassionante. Voglio ringraziare tutta la coalizione che mi ha fin qui sostenuto, la rete politica ed umana che abbiamo iniziato a costruire ha un valore enorme. Lavoriamo nei prossimi giorni per irrobustirla ancor di più. Il documento riafferma il valore delle idee per le quali abbiamo lavorato insieme e del metodo dell’ascolto che abbiamo, seppur tra mille contraddizioni, cercato di affermare. La nostra terra ha bisogno di questa generosità e passione, di queste mani che hanno iniziato a costruire ponti e legami”. Nella nota congiunta si rimanda all’assemblea regionale del prossimo 10 settembre per ufficializzare e soprattutto lanciare la candidatura di Fava. Uno degli avversari è sicuramente il Pd, perno di un sistema di governo che ritengono in continuità tra Cuffaro, Lombardo e Crocetta. “Di questo contesto il Pd è oggi il principale responsabile. Da questa consapevolezza, nasce la volontà di costruire una alternativa al Pd e ai poli politici esistenti e alla rete di potere da essi rappresentati. Da qui la costruzione di un progetto che, per essere credibile, deve avere caratteristiche di rottura radicale, capace di suscitare sentimenti di speranza e desideri di partecipazione nella battaglia per il cambiamento in larghi settori dell’elettorato”. Non sarà tuttavia facile per Fava ed i partiti organizzati della sinistra alternativa convincere i sostenitori di Navarra. Fino a qualche ora fa anche Rifondazione Comunista metteva in discussione Fava per sostenere ampiamente Navarra. I due dovranno mediare e proveranno a farlo puntando sul progetto. “Siamo convinti che la sfida messa in campo è inedita per la Sicilia e per il nostro Paese – hanno sottolineato Fava e Navarra – L’assemblea del 10 sancirà l’atto di nascita di una sfida politica che non si esaurirà con il voto del 5 novembre. Per questo chiamiamo a raccolta le esperienze migliori della società siciliana. E’ il tempo di un cambiamento necessario ed utile. Vogliamo mettere a disposizione dei siciliani e di tutte le forze che sostengono questo progetto le nostre competenze e la nostra passione”.
REGIONALI, NAVARRA FA UN PASSO INDIETRO. E’ FAVA IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE
4 Settembre 2017
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