E’ il dodicesimo ma potrebbe essere il più prezioso d’informazioni sulla battaglia delle Egadi combattuta tra Romani e Cartaginesi nel 241 A.C. E’ stato ritrovato dove, da tempo, si ritiene fosse avvenuta la battaglia, a 80 metri di profondità, nei fondali a nord – ovest dell’isola di Levanzo. “Questa importante scoperta – si legge in una nota della Soprintendenza del Mare – conferma la veridicità dell’ipotesi e aggiunge un tassello importante al patrimonio culturale della Sicilia. Il suo recupero è stato possibile grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e la RPM Nautical Foundation statunitense”. Il ritrovamento del dodicesimo rostro presenta una novità assoluta: “Tra i 12 finora identificati, ha la parte lignea della prua della nave all’interno. La sua estrazione e conseguente studio darà prezioseinformazioni sulla tecnologia navale adoperata per costruire le navi da guerra in quel periodo. Si notano le parti finali della chiglia, del dritto di prua, delle due cinte laterali e della trave di speronamento”. Una conferenza stampa che si terrà il prossimo 8 agosto a Palermo alla Soprintendenza del Mare consentirà di dare ulteriori informazioni sull’importanza del ritrovamento nel mare egadino.
EGADI, NUOVO ROSTRO DELLA BATTAGLIA TRA ROMANI E CARTAGINESI
4 Agosto 2017
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