Un terzo della Riserva Naturale dello Zingaro è andata in fumo. Le fiamme sono state devastanti. Ma anche le polemiche non sono da meno. Il candidato sindaco alla presidenza della Regione Franco Busalacchi – ex dirigente regionale – accusa apertamente il governo del presidente Rosario Crocetta: “Non ha fatto nulla per evitarlo, nonostante sia un obiettivo ciclico di chi appicca le fiamme con l’intenzione di provocare gli incendi. Lo Zingaro vittima d’interessi criminali. Dietro questi incendi – ha rimarcato – ci sono interessi criminali in molti casi. Il fatto che allo Zingaro non si possa costruire perché è Riserva naturale va contro ad interessi che potrebbero essere legati, oltre che alla mafia, anche a sistemi economici di potere provenienti dall’estero”. Da qui l’accusa a chi doveva prevenire e non ha saputo farlo: “E’ incredibile che dopo tutto quello che è successo nelle ultime settimane non ci sia stato un presidio, 24 ore su 24, dello Zingaro. Ed è altrettanto grave che non siano stati avviati al lavoro gli operai forestali in tempo utile per effettuare le opere di prevenzione antincendio nell’Isola. Adesso, la Sicilia, a causa dell’incapacità dell’esecutivo, sarà costretta a sborsare almeno il doppio delle risorse per sostenere i costi del lavoro dei canadair, impegnati da settimane, senza sosta, nelle operazioni di spegnimento dei roghi”. Busalacchi chiama in causa Crocetta e la sua giunta indicando le nuove zone a rischio: “Cosa stanno facendo per evitare che gli incendi siano appiccati nelle altre zone boschive dell’Isola, come le Riserve naturali di Vendicari, dell’Alcantara, ma anche la Sughereta di Niscemi, il parco dell’Oreto ed il bosco di Ficuzza?”.