Non tutti i mali vengono per nuocere. E’ pressappoco così che l’ha presa la consigliera Linda Licari, sfiduciata in commissione Servizi Sociali. La presiedeva per un accordo di maggioranza, maturato dopo le elezioni e la vittoria del sindaco Alberto Di Girolamo e della sua coalizione. Accordo che è saltato dopo il voto contro di due consiglieri di maggioranza, il socialista Michele Gandolfo ed il rappresentante di “Una Voce per Marsala” Alessandro Coppola. “Adesso – ha dichiarato la consigliera Licari – la verifica politica, dopo il voto di sfiducia di due componenti della maggioranza è inevitabile”. Ed ancora: “L’eccessiva operosità in politica dà fastidio e questo ha creato un clima pesante nei mei confronti che ho cercato sempre di superare con moderazione e trovando un punto d’incontro, ma il nuovo che avanza è un problema per molti, se poi è donna ancora peggio. La sensazione che dietro che questa sfiducia, arrivata dopo la mia dichiarazione in un’intervista, in cui chiedevo una verifica politica rimettendo in gioco tutte le presidenze, ci sia una regia, comincia ad esser più fondata”. La consigliera – in una intervista al settimanale “Social” – aveva proposto una verifica delle cariche consiliari, presidenza e vicepresidenza, di fronte alla richiesta di un’altra verifica, quella che pezzi della maggioranza continuano a chiedere al sindaco Di Girolamo. Il Pd si schiera con la consigliera Licari. Una dichiarazione congiunta del segretario cittadino Antonella Milazzo e di rappresentanti di tutto il gruppo consiliare apre il confronto nella coalizione che sostiene Di Girolamo: “La sfiducia votata oggi alla presidente della commissione consiliare servizi sociali è un atto politico grave. La consigliera Linda Licari ha sempre svolto il suo ruolo con abnegazione, equilibrio e competenza e tale atto appare quanto mai ingiustificato e inopportuno. I rapporti fra consiglio comunale e amministrazione o le legittime critiche all’azione amministrativa non possono e non devono ripercuotersi sui presidenti delle commissioni consiliari, come purtroppo già accaduto nel passato. Alla luce di quanto accaduto, è sempre più urgente procedere ad un chiarimento tra le forza politiche di maggioranza per evitare il ripetersi di situazioni del genere e per rilanciare l’azione amministrativa”. Al fianco della Licari anche il consigliere di “Campo Progressista” Daniele Nuccio, eletto nella stessa lista, “Cambiamo Marsala”, della Licari. Per Nuccio non ci sono dubbi. Si tratta di rappreseglia politica: “Ormai è chiaro che in consiglio comunale non si entra nel merito delle discussioni, siamo alla rappresaglia. E c’è del metodo in tutto questo. E’ un copione che si ripete di fatto. Qualche tempo fa a farne le spese il collega Ferreri che venne, ingiustamente a mio avviso defenestrato dalla presidenza della sua commissione. Bene, anzi male. C’è una strategia, nemmeno tanto occulta, per limitare quanto più possibile l’azione di quanti, a viso aperto, ogni giorno, e con costanza, cercano di dare il proprio contributo, nella più totale libertà e con grande senso del dovere. Colpire Linda Licari vuol dire inviare l’ennesimo messaggio all’amministrazione. E proprio dall’amministrazione e dall’assessorato di competenza mi aspetto una reazione in questo senso. Deve arrivare un segnale! Una reazione a quanti pensano che si possa sacrificare l’interesse generale sull’altare dell’interesse particolare e della vendetta”. Nuccio rileva un dato politico che considera ormai quanto mai chiaro: “La maggioranza in consiglio non esiste più da un pezzo ed è bene che chi di dovere ne prenda atto, con azioni decise. La politica del <<calati junco>> non ci porterà da nessuna parte. La città ha bisogno di molto altro e merita una rappresentanza consiliare che metta da parte le litigiosità, le faziosità e le smanie di protagonismo”.