TRAPANI, NASCE COMITATO PER IL VOTO 2017. IL PROMOTORE E’ ASARO

5 Luglio 2017

Salvatore Asaro vuole accelerare i tempi ed a 24 ore dall’insediamento del commissario regionale Francesco Messineo dà vita ad un comitato spontaneo che punta al voto già nel 2017, senza attendere la primavera del 2018, prima tornata utile per le elezioni a Trapani. Ha scritto una lettera ai suoi concittadini per motivare la nascita del comitato e la richiesta di una condivisione di questa sua proposta. Preso atto del commissariamento e senza voler tornare indietro sulle polemiche pre e post voto Asaro s’interroga e trova la soluzione: “Che fare? Ce lo chiediamo tutti. Con alcuni amici di diversa estrazione culturale e colore politico siamo riusciti ad ipotizzare una risposta che dia soddisfazione alle nostre coscienze.
Elezioni.  Democrazia.  Elezioni subito. Il prima possibile. Riprendiamoci la citta con l’unico strumento possibile, il voto!”.Quando? il prossimo 5 novembre, con le Regionali. Asaro fa un po’ di conti: “Ci sarebbe un risparmio di costi ed un giusto tributo alla nostra coscienza democratica interrotta non per mafia, come taluni quotidiani di diffusione nazionale hanno ipotizzato, bensì per il formale disimpegno di un candidato di cui non possiamo ormai che prendere atto”.Il promotore del comitato intende essere operativo: “Intendiamo con l’apertura all’universo mondo convocare il prima possibile un incontro pubblico per ragionare noi cittadini sul da farsi per sensibilizzare l’assessorato regionale a emettere il decreto di accorpamento tra la tornata elettorale regionale e quella amministrativa della città di Trapani”. Asaro finisce anche per prendere in considerazione le dichiarazioni di Messineo, in particolare quelle relative alle tasse: “Le dichiarazioni del dottor Messineo sul possibile aumento della pressione fiscale senza una regia politica certamente impongono un intervento immediato della delegazione regionale del territorio, affinché l’assessore regionale preposto emetta il predetto decreto. È questione di volontà politica, nulla di più, nulla di meno. Torniamo al voto per scegliere, torniamo al voto per incazzarci, torniamo al voto per sperare”.

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