INCENDIO ERICE, “CO.DI.CI.”: “LA MAGISTRATURA INDAGHI SULLE RESPONSABILITA'”

29 Giugno 2017

Videosorveglianza o potenziamento del personale qualificato. Sono le due soluzioni operative che “CO.DI.CI.” propone ai deputati regionali del collegio di Trapani per avviare un confronto con il governo regionale. Ma c’è anche la richiesta dell’intervento della Magistratura, messa sulle tracce degli eventuali reati: incendio boschivo e danneggiamento seguito da incendio. In sintesi il nuovo reato di disastro. C’è scritto questo ed altro ancora nell’ esposto-denuncia contro ignoti, almeno per il momento, presentato alla Procura della Repubblica. L’associazione “CO.DI: CI.” è quanto mai chiara sull’incendio che ha distrutto la Montagna di Erice tra martedì e mercoledì: “Non intendiamo fare sconti a nessuno, specie quando si mette in pericolo la vita delle famiglie. Chi ha sbagliato deve pagare!”, sottolineano gli avvocati Manfredi Zammataro e Vincenzo Maltese, rispettivamente responsabili dell’associazione a livello regionale e locale. “Come associazione – hanno aggiunto – vogliamo porre l’attenzione degli organi inquirenti su tutte le eventuali responsabilità, anche per omissione, connesse alla mancata scerbatura in area demaniale di competenza della Regione Siciliana,  o delle strade di competenza della ex Provincia, oggi Libero Consorzio del Comuni. Nell’esposto – denuncia, al momento a carico di ignoti, chiediamo altresì di accertare  se  sia sia stata avviata per tempo la campagna antincendio, se siano stati fatti o meno gli indispensabili viali parafuoco da parte dell’Azienda Demanio Foreste, nonchè per responsabilità anche questa in capo del Governo Regionale, di accertare se ci siano stati ritardi nei soccorsi, ivi compreso l’arrivo del Canadair sul Monte, giunto verso le ore 14 di ieri. Tutti fatti causalmente riconducibili all’evento dannoso. Infine se non è stato ritenuto prevedibile, dato il forte vento di scirocco, l’impiego straordinario  di uomini della Forestale”.

 

I reati che per i quali si chiede di dare impulso all’attività di indagine, sono incendio boschivo, danneggiamento seguito da incendio ex artt. 423 bis e 424 codice penale nonché il nuovo reato di “Disastro

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