Articolo 9 comma 9 della legge regionale n.7 del 26 agosto 1992: “Qualora, a seguito di dichiarazioni di rinunzia o per qualsiasi altra causa permanga una sola valida candidatura, si procede comunque alla votazione ed il candidato è eletto qualora partecipi alla consultazione la maggioranza assoluta degli iscritti nelle liste elettorali ed il candidato risulti votato da almeno il 25 per cento degli iscritti nelle liste elettorali. Ove non venga raggiunto il quorum prescritto, la nuova elezione è indetta alla prima tornata elettorale utile dall’accertamento dei risultati. Le funzioni del sindaco e della giunta sono assunte da un commissario nominato secondo l’articolo 55 dell’ordinamento amministrativo degli enti locali (D.L.P. 6/55) approvato con legge regionale 15 marzo 1963”.
Articolo 4 comma 3 della legge regionale n.35 del 15 settembre 1997: “L’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamente alla proclamazione dell’elezione del sindaco al termine del primo o del secondo turno”.
Il futuro dell’eventuale nuovo consiglio comunale di Trapani è legato a queste due leggi regionali. La prima darebbe il via libera all’insediamento dell’assemblea voluta dagli elettori del primo turno elettorale. La seconda non lascerebbe spazio ad alcun insediamento prevedendo per il Comune di Trapani un commissariamento pieno: sindaco, giunta e consiglio. L’assessore regionale alle Autonomie Locali Luisa Lantieri ha sposato la causa della legge del 1997. Di conseguenza, per lei e per i suoi uffici, il commissariamento del Comune sarebbe sia per il sindaco che per il consiglio. E’ evidente che cambia molto per i consiglieri che sarebbero stati eletti con il sistema proporzionale puro. Non potrebbero infatti entrare a far parte dell’assemblea di Palazzo Cavarretta anche per il breve periodo di commissariamento. L’eventuale consiglio con commissario per giunta e sindaco verrebbe eletto con il sistema proporzionale puro. Una proiezione sui dati di lista provvisori ha definito l’attribuzione dei seggi: 4 Forza Italia, 3 Partito Democratico, 3 Movimento CinqueStelle, 3 Lista Fazio, 2 Uniti per il Futuro, 2 Cittadini per Trapani, 2 Psi, 2 Trapani Svegliati, 1 Udc, 1 Progetto per Trapani. Il 24esimo seggio che sarebbe andato al candidato sindaco perdente ma meglio piazzato potrebbe essere assegnato a Uniti per il Futuro che avrebbe il resto più alto. Interpretazioni di legge ed attribuzione dei seggi potrebbero svanire di fronte al raggiungimento del doppio quorum da parte dell’unico candidato sindaco rimasto in corsa, Pietro Savona. Il primo quorum è quello degli elettori che si recheranno alle urne. Per superarlo dovrà votare la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Gli iscritti alle liste elettorali sono 60.023. La maggioranza assoluta è quindi di 30.012 elettori. Il secondo quorum da superare è quello del 25% dei voti sugli iscritti alle liste elettorali. Savona deve dunque ottenere almeno 15.006 voti. Se riuscisse a raggiungere i due quorum scatterebbe per lui e soprattutto per la sua coalizione il premio di maggioranza che gli consegnerebbe 14 seggi su un totale di 24.