TRAPANI, LA PROCURA VUOLE FAZIO AI “DOMICILIARI”. RICORSO AL TRIBUNALE DEL RIESAME

6 Giugno 2017

Si apre un nuovo capitolo nell’indagine che ha coinvolto l’onorevole Mimmo Fazio, accusato di corruzione e traffico d’influenze nell’ambito dell’operazione “Mare Monstrum”, che ha chiamato in causa l’ex amministratore della Liberty Lines Ettore Morace e Giuseppe Montalto, ex segretario particolare dell’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio. Il nuovo capitolo riguarda la decisione della Procura della Repubblica di Trapani di rivolgersi al Tribunale del Riesame di Palermo per mandare, ancora una volta, agli arresti domiciliari l’ex sindaco, tornato libero dopo la decisione del Gip di Trapani Caterina Brignone, dopo che il filone d’indagine sull’ex sindaco è passato alla Procura del capoluogo. Il Procuratore Ambrogio Cartosio ed i sostituti Franco Belvisi e Brunella Sardoni ritengono che vi sia il pericolo dell’inquinamento dell prove da parte di Fazio, tornato in libertà e soprattutto in piena campagna elettorale per il voto dell’11 giugno. Fazio è stato rimesso in libertà dagli arresti domiciliari ma con l’obbligo di divieto di dimora a Palermo. Durante i “domiciliari” è stato sospeso anche dalla carica di deputato regionale. Morace, dopo essere stato arrestato, ha ottenuto i “domiciliari”, mentre Montalto è indagato a piede libero, anche per lui erano scattati i “domiciliari” dopo l’operazione “Mare Monstrum”. Nelle prossime ore e giorni dovrebbe aprirsi la fase “palermitana” dell’inchiesta che ha chiamato in causa il presidente della Regione Rosario Crocetta, che risulta indagato e che ha portato alle dimissioni di Simona Vicari da sottosegretario del governo Gentiloni.

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