TRAPANI, ABBRUSCATO: “LE ERITRINE NON SI TOCCANO. L’AMMINISTRAZIONE DEVE TUTELARLE”

11 Maggio 2017

Il consigliere Pd Enzo Abbruscato si schiera con il comitato pro eritrine ed invita l’amministrazione Damiano a soprassedere dagli interventi di abbattimento degli alberi di Viale Duca D’Aosta e di Piazza Vittorio Veneto. L’esponente dei Dem sottolinea che non vi sono motivi di sicurezza per attuare “misure immediate” e punta al risultato di “una perizia terza che possa fornire un’alternativa valida ed incontestabile sia per la messa in sicurezza delle eritrine, sia per il mantenimento e la riqualificazione di una pianta che è protagonista della flora del nostro patrimonio ambientale, in quanto ne costituisce un unicum”. Abbruscato si schiera, ancora una volta, con il comitato spontaneo perché chiede, anche lui, che l’amministrazione Damiano ponga in essere “gli atti formali per dichiarare le eritrine, piante monumentali”. Si tratta di 39 eritrine che hanno dovuto fare i conti con due perizie. Quella commissionata dal Comune che il consigliere richiama per un aspetto della relativa relazione: “La perizia della ditta incaricata dal Comune, relativamente alle piante di Via Duca d’Aosta, prevede la possibilità di <<sostituzione graduale, per settori, con un piano pluriennale di intervento di 3-5 anni>>. E la perizia commissionata dal comitato: “Una perizia, per conto ed a spese del Comitato pro eritrine, ha stabilito che almeno 30 delle 39 piante condannate potranno essere salvate a condizione di vietare le contestatissime capitozzature ed a fronte di una potatura e manutenzione adeguata”. C’è poi un elemento di critica che il rappresentante Dem sottolinea: “La normativa impone l’obbligo di autorizzazione paesaggistica che il Comune non ha chiesto. La Soprintendenza, con propria nota, ha sottolineato che le eritrine del centro storico <<appaiono rappresentative dell’identità storica del centro tutelato>>”. Abbruscato non ha dubbi. Se l’amministrazione Damiano andrà avanti con la soluzione degli abbattimenti determinerà una reazione a suon di carta bollata con azioni legali “il cui esito porterebbe l’amministrazione a soccombere”.

 

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