L’ultima polemica per il sindaco di Trapani Vito Damiano porta alle “eritrine”, gli alberi, soprattutto quelli di Viale Duca D’Aosta che hanno portato alla costituzione di un comitato, a scontri durissimi, e ad un dibattito sui social che ha spesso superato il limite della decenza. Ed il primo cittadino ha deciso di fare il punto, indicando le tappe di una vicenda ancora aperta e gli abbattimenti che rimangono all’ordine del giorno. Abbattimenti per motivi di sicurezza perché gli alberi rischiano di cadere addosso a qualcuno o a qualcosa.
24 febbraio 2015
Cade un albero sullo scorrimento veloce ed è una tragedia perchè muore Antonino Giordano, 43 anni, e rimangono feriti in 5. L’impatto con il furgone da lavoro di Giordano non gli dà scampo. L’amministrazione Damiano decide di monitorare tutti gli alberi presenti sullo scorrimento veloce. Il monitoraggio non lascia dubbi. Devono essere abbattuti quasi tutti.
Marzo 2017
Conclusa la verifica sullo scorrimento veloce l’amministrazione Damiano decide di mettere ai raggi X tutti gli alberi del territorio comunale e definisce le priorità: gli alberi esistenti all’interno o nelle vicinanze dei 44 plessi scolastici di competenza. In pratica, asili nido, scuole delle infanzia, scuole elementari e medie. Si tratta di 354 alberi da controllare. Dopo via il libera all’esame degli alberi all’interno delle ville comunali e sulle vie della città. Nel mese di marzo le verifiche si sono concluse. In tutto, 717 alberi ad alto fusto monitorati. Si è proceduto in molti casi ad interventi colturali per salvarli. Ma per 143, compresi gli 80 alberi dello scorrimento veloce, è stata rilevata la necessità di abbatterli per motivi di sicurezza. Gli 80 dello scorrimento sono stati immediatamente abbattuti dopo l’incidente. 18 alberi, nei pressi delle scuole hanno fatto la stessa fine, mentre per il resto, 336 alberi è stata avviata un’attività di recupero per la messa in sicurezza.
La sospensione
Nasce, negli ultimi tempi, un comitato spontaneo di cittadini che invita l’amministrazione Damiano a bloccare l’abbattimento dei 39 alberi sui 44 esistenti sul marciapiedi di Viale Duca d’Aosta ed altri in Piazza Vittorio Veneto ed in Via Salvatore Calvino. Richiesta fatta propria dal direttore dei lavori ed accettata l’amministrazione comunale per un’ulteriore verifica da parte di un professionista di parte. Una sorta di contro-verifica rispetto al giudizio sugli alberi della società Demetra di Besana Brianza e della PQ 2011 di Bussoleno. Il professionista di parte si è limitato all’esame di 9 alberi ed ha convenuto sulla necessità di abbattere 3 piante. Per l’amministrazione Damiano ci si trova di fronte “ad un esame parziale e casuale, non in grado di contraddire il giudizio espresso dai professionisti incaricati dal Comune”. L’amministrazione aggiunge un elemento di particolare valenza: “Qualora si voglia persistere nell’intendimento di soprassedere all’abbattimento, l’unica via lecita e legittima per quanti vi abbiano interesse è quella di chiedere al Tribunale la nomina di un consulente tecnico d’ufficio che possa esperire una ulteriore verifica”. Di conseguenza, il Comune non cambia linea e soprattutto non consente il transito nelle aree ritenute a rischio.
Conferenza di servizio
La conferenza è stata convocata per il il prossimo 13 maggio. Consentirà di fare il punto della situazione e di valutare tutta la documentazione che è stata prodotta finora. Parteciperanno il sindaco, l’assessore competente, il dirigente del settore comunale interessato, il responsabile unico del procedimento, il direttore dei lavori, il presidente dell’Ordine degli Agronomi, il Sovrintendente ai Beni Culturali, il dirigente dell’Ispettorato dipartimentale delle Foreste ed un rappresentante del comitato di cittadini, oltre ai professionisti delle società che hanno definito le relazioni tecniche sulla stabilità degli alberi.
La dichiarazione del sindaco Damiano
Il primo cittadino taglia corto sulla vertenza alberi: “Questi i fatti. L’amministrazione comunale ha, sin qui, dato ampia e concreta disponibilità. Tutto il resto sono chiacchere e speculazione elettorale”.
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