BIRGI, GUCCIARDI: “LA SVOLTA”. BONGIORNO: “SOLDI SPESI BENE”. PACE: “CONVOCO I SINDACI”

2 Maggio 2017

“Quella su Birgi è una scelta strategica e quindi politica”. L’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi parla di “svolta nella gestione degli aeroporti minori”. E fa riferimento alle risorse che sono state trasferite nella Finanziaria approvata all’Assemblea regionale siciliana. Si tratta di 5 milioni e mezzo di euro per il 2017, 6 milioni per il 2018 e 6 milioni e mezzo per il 2019. “Vorrei far notare – ha dichiarato stamattina Gucciardi nella conferenza stampa che si è svolta alla Camera di Commercio – che quasi sempre i finanziamenti triennali, come questo, per altre questioni, vanno decrescendo di anno in anno. Qui invece crescono perchè la Regione ha deciso di puntare sugli aeroporti minori con un progetto strategico di crescita”. I fondi a disposizione saranno utilizzati in quota parte anche dall’aeroporto di Comiso (1 milione di euro nel 2017, 1 milione di euro nel 2018 ed un milione e mezzo nel 2019). Soldi da mettere a disposizione della promozione turistica e del marketing. Soldi che andranno a dare sostanza al bando da 20 milioni di euro per 3 anni che l’Airgest ha predisposto. C’è un obiettivo dichiarato che lo stesso Gucciardi ha indicato: “Due milioni di passeggeri”. La soglia minima per far superare la fase in rosso dei bilanci della società di gestione dell’aeroporto di Birgi. “Quello all’Ars – ha sottolineato Gucciardi – non è stato un blizt d’Aula dei deputati regionali della provincia di Trapani. La svolta è nata nello scorso autunno quando la Regione si è attrezzata dal punto di vista legislativo e tecnico per mettere a regime il sistema aeroportuale siciliano, ed in particolare gli scali minori”. Gucciardi ha sottolineato anche la presenza nella Finanziaria di altri 5 milioni di euro per la prossima ricapitalizzazione dell’Airgest, che la Regione controlla ormai al 60%. “Speriamo – ha rimarcato l’assessore – che sia l’ultima ricapitalizzazione”. Il presidente dell’Airgest Franco Giudice si è posto sulla stessa lunghezza d’onda: “La società, senza il fardello del co-marketing, e con le risorse che arriveranno dalla Regione, andrà presto in pareggio e potrà anche andare in attivo, così da poter investire nelle infrastrutture dell’aeroporto”. Giudice ha confermato il via libera al bando da 20 milioni di euro che definirà il nuovo assetto delle tratte che serviranno Birgi. “Tratte soprattutto estere”, ha rimarcato Gucciardi, aggiungendo: “Sono quelle che portano maggiore ricchezza sul territorio”. Per il presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno ci si trova di fronte “ad un caso concreto di soldi spesi bene. L’aeroporto di Birgi è ormai la struttura strategica più importante del territorio. Le risorse della Regione danno fiducia e coraggio a chi intende investire sul territorio. Sfumata la corsa al posto pubblico, in tanti hanno scelto d’investire. Tanti pensionati hanno messo a disposizione quel che avevano per aiutare i figli, ad esempio, ad aprire un Bed & Breakfast o una struttura ricettiva. Ora potranno farlo anche altri con una prospettiva più solida”. Ed il recente passato non è stato per nulla facile. Con il contratto di co-marketing scaduto e la Ryanair in attesa di una risposta, con il governo regionale che aveva fatto le sue scelte che però no venivano ratificate dall’Assemblea e con i sindaci che hanno continuato ad arrancare –  non tutti – a pagare il loro co-marketing. E sui 2 milioni di euro all’anno per 3 anni che dovranno mettere i Comuni l’assessore Gucciardi è pronto a scommetterci su: “I sindaci faranno la loro parte fino in fondo. Del resto hanno potuto verificare in questi anni che investire su Birgi porta ricchezza ai loro territori. Si assumerebbero una grave responsabilità se decidessero di fare altre scelte ma non credo che ci sia alcun problema”. Soddisfatto anche il presidente della Camera di Commercio Pino Pace. Ha un’agenda fitta d’impegni: “Tra 8-10 giorni convocherò i sindaci per fare il punto della situazione e per definire il nuovo accordo con Airgest. Sono stati anni difficili ma importanti che hanno visto l’ente camerale in prima linea, pur tra qualche polemica di troppo. Quello della Camera e mio non è stato protagonismo a proprio uso e consumo ma sostegno allo sviluppo del territorio, del resto, lo confermo, anche oggi, non sono e non sarò candidato a nulla”. Nel calderone dei fondi per Birgi mancano all’appello 2 milioni e 400 mila euro dell’ex Provincia. Da verificare, poi, il percorso di 4 milioni di euro degli assestamenti di bilancio 2016 che la Regione aveva in conto per il rilancio di Birgi, con una triangolazione, Regione-Comuni-Airgest che deve ancora essere definita nei dettagli. Il “Vincenzo Florio” può dunque programmare il suo futuro che sarà fatto anche di collaborazione con Palermo. “Io sono – ha concluso Gucciardi – per una collaborazione con Palermo e non mi vanno i proclami strappalacrime a difesa di Birgi perché finiscono per non difendere nulla. La collaborazione porta con sè la pari dignità”. Tra i tanti protagonisti di questa vicenda c’è chi ancora tiene le carte coperte. Ma potrà farlo ancora per poco. Si tratta della parte privata che ha progressivamente ridotto la sua partecipazione azionaria lasciando parte della ricapitalizzazione alla Regione. In una prossima assemblea dei soci, annunciata dal presidente Giudice, dovranno dire quale ruolo intendono svolgere nella nuova fase di rilancio dell’aeroporto di Birgi.

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