L’appello dell’ANCI Sicilia ha colto nel segno. La politica regionale è pronta al dialogo dopo la rottura sulla decadenza dei sindaci per la mancata approvazione dei bilanci nei termini stabiliti per legge. Il punto di non ritorno potrebbe essere rappresentato dalla Finanziaria che arranca all’Ars. Il presidente Leoluca Orlando ha messo in chiaro la questione: “Come un copione che si ripete, aggravandosi di anno in anno, anche per il 2017 gli enti locali dell’Isola rischiano di doversi confrontare, a fine aprile, con trasferimenti regionali ridottu sulla parte corrente ed ancora una volta azzerati per ciò che attiene alle spese per investimenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario generale dell’associazione dei Comuni siciliani Mario Emanuele Alvano. Il presidente Orlando va giù duro: “Senza alcun tipo di confronto con le istituzioni locali si prendono decisioni che in molti casi appaiono estemporanee più che ispirate al buonsenso. L’ANCI Sicilia è costretta, ancora una volta, a richiamare l’attenzione sul necessario rispetto tra livelli istituzionali pari ordinati e sulla necessità che si comprenda che ogni iniziativa legislativa che coinvolga direttamente o indirettamente i Comuni per portare risultati positivi deve coinvolgere, attraverso un preliminare confronto, quest’ultimi”. C’è già un appuntamento all’Ars per il prossimo 26 aprile alle 12. Orlando ha invitato tutti i sindaci a partecipare all’incontro con il presidente del Parlamento dell’Isola Ardizzone. “Ci auguriamo – ha concluso Orlando – che saranno presenti anche i presidenti dei gruppi parlamentari”. E le prime risposte sono positive. L’onorevole Michele Cimino, portavoce di Sicilia Futura è pronto al confronto: ““Ritengo importante e necessario il confronto tra l’ANCI Sicilia e il Parlamento siciliano. Le leggi non possono essere frutto di voti segreti o atti di pirateria. Le norme devono rappresentare momenti di studio e condivisione con gli interessi del territorio. I Sindaci per il ruolo attribuitogli dai cittadini devono essere gli interlocutori privilegiati nel processo legislativo. Per questa ragione anche sull’ordinamento degli enti locali che sui trasferimenti finanziari da Regione a Comuni va aperto un confronto tra istituzioni”. Anche il Pd con il presidente del gruppo Alice Anselmo ed il suo vice Giovanni Panepinto apre le porte del dialogo con gli amministratori locali: “Raccogliamo l’appello dell’ANCI, bisogna restituire alle autonomie locali la certezza della governabilità: per questo abbiamo proposto la presentazione di un emendamento per abrogare la norma che prevede la decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio comunale. Invitiamo inoltre l’assessore alle Autonomie locali a sospendere la verifica nei Comuni che non hanno adottato gli strumenti finanziari, alla luce del fatto che non è ancora stata approvata la Finanziaria regionale e quindi non c’è certezza sulle loro entrate”.
ANCI SICILIA-ARS, PROVE DI DIALOGO. EMENDAMENTO PD PER ABROGARE LA NORMA DELLA DECADENZA DEI SINDACI PER IL BILANCIO NON APPROVATO
21 Aprile 2017
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