DUE NUOVI CORSI ALL’UNIVERSITA’ DI TRAPANI. PD: “MERITO NOSTRO E DEI NOSTRI PARLAMENTARI”

30 Marzo 2017

Due nuovi corsi di laurea: Architettura e Scienze del Turismo. Il Polo Didattico di Trapani fa un passo avanti ed il Pd mostra tutta la sua soddisfazione: “In questi anni in silenzio e senza falsi proclami – si legge in una nota della federazione trapanese –  il Partito Democratico si è impegnato attraverso i suoi deputati regionali per consentire al Polo Didattico di sopravvivere.  Non a caso oggi è rimasto l’unico decentramento dell’Università di Palermo che ha deciso di investire sul suo potenziamento”. La strategia indicata dai Dem ha un riscontro concreto: “Il consolidamento dell’esistente e l’apertura di nuovi corsi rappresentano una grande occasione per tutte le studentesse e gli studenti della nostra provincia e non solo”. I democratici non hanno dubbi: “Puntare sul Polo Didattico di Trapani significa non solo investire su un’offerta formativa di qualità ma anche garantire a tutti il diritto allo studio, fornendo la possibilità di frequentare l’università pubblica senza l’aggravamento dei costi che comporta il trasferimento, e non ultimo consente ai nostri giovani di rimanere nel proprio territorio e di contribuire alla sua crescita”. Il Pd si prende il merito del lavoro svolto in questi anni: “L’impegno nei confronti del Polo Didattico che in questi anni ci ha portato a chiedere ed ottenere maggiori finanziamenti da parte della Regione, attraverso gli emendamenti che ogni anno abbiamo presentato ed approvato, viene oggi ripagato con questo importante risultato che non può essere considerato un punto di arrivo, ma uno stimolo a fare ancora di più per il raggiungimento di traguardi ancora più ambiziosi”. Nella parte finale della nota ci sono gli elementi, tuttavia, per riaprire il dibattito interno al Pd che sull’Università trapanese non ha sempre parlato la stessa lingua. Il Comune di Erice, amministrato dal sindaco Giacomo Tranchida, ha ridotto drasticamente il contributo al Consorzio Universitario, passando da socio fondatore a socio ordinario, scelta che ha finito per aprire anche un contenzioso legale con il Consorzio. Ecco perchè la considerazione che “in questa direzione bisognerà operare nei prossimi anni attraverso tutti gli amministratori del Partito Democratico” e più un messaggio interno ai Dem che un obiettivo politico da raggiungere.

 

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