TRAPANI, SCOPPIA IL CASO LA PORTA, CONSIGLIERE E SINDACALISTA. BONGIOVANNI: “CONFLITTO D’INTERESSE?”

28 Gennaio 2017

Scoppia il caso La Porta. Sarebbe già emerso nel confronto sindacale, ora ha preso la strada dei social e sta per diventare una vertenza politica. Giuseppe La Porta è uno dei trenta consiglieri dell’assemblea di Palazzo Cavarretta. Ma è anche un rappresentante sindacale, dirigente del sindacato autonomo Confial. Organizzazione sindacale che si sta occupando della vicenda “Trapani Servizi”, società di proprietà del Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti e di altri servizi, come la gestione del centro di raccolta del Lungomare Dante Alighieri e la pulizia del cimitero comunale. La Porta è così chiamato in causa come rappresentante consiliare che approva atti e scelte che indirizzano l’attività della “Trapani Servizi”, come nel caso della polemica su Crr e pulizia del cimitero. Le scelte dell’amministrazione e del consiglio hanno ridotto i fondi a disposizione dei servizi in questione. Scelte che hanno coinvolto La Porta. Ma poi lo stesso La Porta, come rappresentante sindacale, siede al tavolo delle “trattative” con l’azienda e con il Comune per la tutela dei diritti e delle prerogative dei lavoratori della “Trapani Servizi”. C’è di più. La Porta è stato protagonista delle scelte politiche dell’amministrazione nel governo della società. Nella fase di dialogo tra il sindaco Vito Damiano e le forze politiche, La Porta, vicino alle posizioni dell’onorevole Paolo Ruggirello, ha indicato l’amministrazione delegato della “Trapani Servizi”. La nomina di Mario Carta da parte del primo cittadino è nata da una segnalazione del consigliere. La Porta nei rapporti di forza con il resto delle altre sigle sindacali avrebbe anche fatto sentire il suo peso, aumentando da 4 a 18 la rappresentanza dei lavoratori della società. In precedenza faceva parte dell’Ugl. Il confronto sui social ha preso l’avvio da un post dell’ex consigliere comunale Fabio Bongiovanni che ha preso spunto dalla riunione in Prefettura che ha registrato la sospensione dello sciopero che il sindacato aveva indetto per le incertezze sul futuro dei dipendenti della “Trapani Servizi” che si sono finora occupati del Crr e della pulizia al cimitero. Sciopero sospeso, ma polemica aperta, almeno sulla posizione di La Porta. “A proposito di conflitti di interessi, veri o presunti che siano, – scrive Bongiovanni – confesso mi cunfunnivi: ma comprendo male io o è mai possibile che un consigliere comunale in carica (che peraltro in passato esprimeva politicamente l’amministratore delegato della società) possa essere controparte sindacale in un tavolo tecnico ufficiale costituito addirittura in Prefettura contro l’amministrazione comunale/parte datoriale di cui fa parte??? E che, nella stessa veste di rappresentante di un considerevole numero di lavoratori iscritti (più del 10% della forza lavoro), avrebbe partecipato nel passato ad altri incontri di confronto sindacale con l’amministrazione della stessa società di cui, nel ruolo di consigliere comunale, è al tempo stesso controllore/vigilante istituzionale, di cui ne ha espresso politicamente il vertice gestionale e di cui contribuisce e compartecipa a valutare e definire le scelte strategiche aziendali??? Dite che, sí, è/sarebbe possibile???”.

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