La pressione mediatica si fa sentire e Forza Italia non vuole farsi schiacciare in un angolo e non vuole, soprattutto che i suoi consiglieri vengano additati come manovratori e protagonisti di atti illegittimi. Lo scontro è sul voto dell’aula di Palazzo Cavarretta che ha dichiarato Mimmo Fazio incompatibile alla carica di consigliere per la vicenda Dolce. Uno dei capitoli più duri dello scontro che si è determinato in consiglio è quello sul sistema di votazione: palese o segreto. L’aula ha votato a scrutinio segreto ed i c0nsiglieri forzisti (Giuseppe Guaiana, Nicola Lamia, Leo Peralta e Giuseppe Ruggirello) rivendicano la legittimità del loro operato e di quello dell’aula: “Siamo oggetto di un violento attacco, denigratorio e ingiusto, che trova spazio sui social network e sulla stampa. Un attacco che è frutto dei comunicati diramati dalla fazione politica che sostiene il consigliere comunale Girolamo Fazio, in merito alla deliberazione consiliare recentemente adottata e riguardante la sua incompatibilità. Noi non ci stiamo perché quella offerta all’opinione pubblica è una versione errata dei fatti”. I quattro entrano nel merito dell’oggetto del contendere: “Nel dettaglio, si sostiene che i consiglieri comunali e, dunque, anche noi, avremmo violato il regolamento comunale che disciplina i metodi di voto a scrutinio palese o segreto, con l’unico fine di non metterci la faccia di fronte alla responsabilità della votazione. La realtà dei fatti è un’altra. Il regolamento comunale che disciplina l’attività del Consiglio prevede, all’articolo 31, che le deliberazioni che riguardano persone devono essere adottate a scrutinio segreto. Pertanto, sono false e tendenziose le notizie diffuse ad arte, nelle ultime ore, da chi mira a far intendere ai cittadini che siamo in presenza di una povera vittima che è stata privata del diritto al voto palese”. Per il gruppo forzista si tratta soltanto di piagnistei che riteniamo inopportuni, infondati e anche puerili”.
TRAPANI, FORZA ITALIA ESCE ALLO SCOPERTO SULLA INCOMPATIBILITA’ DI FAZIO
25 Gennaio 2017
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