BIRGI, LA PRIMA MOSSA SPETTA AL PRESIDENTE PACE MA NON BASTA

19 Gennaio 2017

Il pallino, suo malgrado, è nelle mani del presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace. Prima delle festività natalizie i sindaci e gli onorevoli Baldo Gucciardi e Mimmo Turano gli hanno chiesto apertamente di farsi carico del nuovo accordo di co-marketing con “AMS”, la società che gestisce l’immagine della Ryanair. Serve la sua firma sulla proroga o sul nuovo contratto con la compagnia aerea irlandese. Serve la sua firma come garante dell’assemblea dei sindaci. Serve anche una sua iniziativa. Dovrebbe convocare un tavolo tecnico per definire il percorso dei 4 milioni di euro che l’Assemblea regionale siciliana ha stanziato per l’aeroporto di Birgi. Soldi utili a firmare il co-marketing che faceva riferimento all’intervento dell’Airgest. La società di gestione ha fatto un passo indietro tagliando il suo co-marketing da 3 milioni e mezzo di euro all’anno per un contratto triennale. Una firma Pace l’ha già messa. Firma congiunta con il presidente dell’Airgest Franco Giudice. Firme in calce ad una nota che è stata inviata a Dublino, alla Ryanair per confermare l’impegno a sottoscrivere l’accordo di co-marketing. Dichiarazione d’intenti che risulta sempre più insufficiente di fronte alla scadenza dei due co-marketing – quello dell’Airgest e l’altro dei Comuni ed ente camerale – e soprattutto di fronte alle incertezze sul futuro. I Comuni hanno confermato la loro volontà di sostenere finanziariamente un nuovo accordo ma c’è ancora quello del 2014-2016 da saldare. Mancano soldi all’appello e Ryanair non è disponibile ad abbozzare più del dovuto. Il tavolo tecnico è strategico perché dovrebbe interloquire con la Regione per il trasferimento dei 4 milioni di euro arrivati dall’assestamento di bilancio. E’ prevista una convenzione tra i Comuni e l’Airgest. Il “tavolo” dovrebbe definire un atto deliberativo base per uniformare le iniziative dei singoli Comuni ed evitare la strada più lunga di singole delibere per ogni singolo Comune. Un altro fronte aperto che sarebbe all’ordine del giorno del “tavolo” è quello dei rapporti con il Libero Consorzio Comunale che ha in cassa 2 milioni e 400 mila euro che potrebbero essere utilizzati a sostegno dello scalo di Birgi. Ryanair ha chiesto di sottoscrivere un accordo quinquennale ma si accontenterebbe anche di confermare la durata triennale. Con i due co-marketing precedenti, in tutto 5 milioni e mezzo di euro all’anno per tre anni ha garantito un milione e mezzo di passeggeri per ciascun anno. La Ryanair rispetta i patti che sottoscrive. La conferma arriva dal dato del 2016. Birgi ha registrato 1.492.433 passeggeri, con un calo complessivo del 5,9% ma in linea con le stime legate e riferite alla consistenza economica del co-marketing. I passeggeri nazionali sono stati 1.151.515, soltanto 339.785 quelli internazionali (più del 90% europei) con riscontro negativo rispetto al 2015 del 12,9%. In forte crescita invece i transiti diretti, 1.133 pari ad un aumento del 72,5%. I dati dicono anche che l’aeroporto di Palermo è cresciuto dell’8,5%. Ha registrato oltre 4 milioni di passeggeri nazionali e più di un milione di passeggeri internazionali. In totale e nel dettaglio: 5.320.667 passeggeri. I numeri di Birgi e di Palermo lasciano intravedere le potenzialità del Polo aeroportuale della Sicilia Occidentale con i due scali messi a sistema dopo essere stati privatizzati così come chiede il piano nazionale dei trasporti.

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