LIBERI CONSORZI, FIGUCCIA (FI) PROPONE L’ELEZIONE DIRETTA. LE SCELTE PER L’ENTE DI AREA VASTA DI TRAPANI

5 Gennaio 2017

Il primo tentativo il 29 novembre del 2015, il secondo previsto per l’11 settembre del 2016, poi per il 20 novembre. Tre date di elezione revocate in corso d’opera e Liberi Consorzi ancora gestiti dai commissari straordinari. La quarta data è quella del 26 febbraio. Il rischio di un quarto rinvio sta nelle cose perché qualche mese dopo si aprirà una tornata elettorale per le Amministrative che coinvolgerà 127 Comuni in tutta la Sicilia: in provincia di Trapani interessati il capoluogo, Erice, Castelvetrano e Petrosino. I nuovi enti, eletti, – presidente e consiglio – finirebbero per essere messi in discussione e comunque la consultazione verrebbe condizionata da consigli ed amministrazioni in scadenza di mandato che sarebbero però legittimati a dare il loro voto per i vertici dei Liberi Consorzi. L’abolizione delle Province, voluta nel 2013 e definita nel 2014, con la legge regionale modificata per il contenzioso con lo Stato, che ha impugnato la legge alla Corte Costituzionale, ha segnato l’attività di governo del presidente Rosario Crocetta. Un recente intervento dell’assessorato regionale alle Autonomie Locali ha risolto il problema del voto ponderato rispetto ai consigli che sono stati rinnovati nel 2016, ma è il percorso delle elezioni ad essere in gioco. Sul tavolo del presidente Crocetta c’è anche la proposta del vicecapogruppo all’Ars di Forza Italia Vincenzo Figuccia: “Sui Liberi Consorzi e le Città Metropolitane serve subito una presa di coscienza netta che porti ad una revisione della legge istitutiva con la previsione dell’elezione diretta dei vertici e dei consigli. Su questi enti di area vasta, Crocetta ha realizzato il più grande fallimento del suo governo. Annunciata in pompa magna la soppressione delle Province, il Governatore ha prodotto solo pessime riforme che hanno smantellato i vecchi enti e privato di diritti i dipendenti. E’ giunto il momento di dare ai Liberi Consorzi ed alle Città Metropolitane la possibilità di eleggere direttamente i propri vertici. Ciò che diventa quasi d’obbligo a questo punto è suggerito anche dall’ennesima farsa che si sta verificando con addirittura due elezioni, in pochi mesi, per la costituzione dei consigli dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane. Crocetta ha sfasciato la Sicilia lasciando macerie anche nelle ex Province”. Si tratta, invece, di elezioni di secondo grado, che interessano i sindaci ed i consiglieri comunali. Il presidente dovrà essere un sindaco.Per l’elezione di quello del Libero Consorzio Comunale di Trapani s’è aperto, a più riprese, il dibattito tra le forze politiche. Prima della revoca del voto del 29 novembre 2015 erano anche state formalizzate le candidature alla presidenza. Avevano presentato la loro candidatura i sindaci Giuseppe Pagoto (Favignana), Mino Spezia (Valderice), Michele Saitta (Salaparuta), Lorenzo Pagliaroli (Poggioreale), Domenico Venuti (Salemi) e Giuseppe Castiglione (Campobello di Mazara). Per il voto del 20 novembre dell’anno scorso erano state le indiscrezioni ad avere la meglio: Venuti come candidato proposto dal Pd, Castiglione come soluzione del Psi proposta ai Dem, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, che ha sempre manifestato la sua contrarietà, il sindaco di Erice Giacomo Tranchida, promotore di una soluzione trasversale agli schieramenti ed unitaria, con alcune priorità, a cominciare dal rilancio dell’aeroporto di Birgi. In gioco anche il sindaco di Custonaci Peppe Bica. Outsider quello di Pantelleria Salvatore Gabriele.

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