“Certo che ci vuole davvero coraggio a fare dichiarazioni di tal genere”. Il consigliere Francesco Salone apre un contenzioso politico con il collega d’aula Giuseppe La Porta, dopo la polemica di quest’ultimo con il sindaco di Trapani Vito Damiano per il servizio di pulizia nel cimitero cittadino e per la gestione del centro di raccolta dei rifiuti sul Lungomare Dante Alighieri. “Come fa – aggiunge Salone – a dire che la vicenda cimitero e CRR <<è solo l’ultima dimostrazione dell’approvassimazione con cui Damiano e la sua giunta hanno sin qui male amministrato la città di Trapani>>. E’, assieme a tutti quelli che hanno tenuto in piedi quest’amministrazione, uno dei maggiori responsabili dello sfascio che ora denuncia. Si è accorto soltanto ora dell’inefficienza di Damiano? Soltanto ora, a pochi mesi dalle prossime elezioni che travolgeranno cinque anni di malgoverno e tutti coloro che l’hanno avallato?”. Salone picchia duro: “La Porta aveva una buona occasione per interrompere l’esperienza Damiano. Ma quando è stato chiamato a votare la mozione di sfiducia, ha preferito salvaguardare la sua poltrona ed ha votato contro. Di cosa si lamenta? Con i suoi voti ha votato gli atti dell’amministrazione Damiano che ora disconosce. Avrebbe fatto meglio a stare zitto. Se non ricordo male fino a poco tempo fa aveva un suo riferimento al vertice della società <<Trapani Servizi”, società del Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. Ha condiviso e sostenuto le scelte di Damiano. Troppo comodo sganciarsi oggi che la nave sta affondando perché si avvicinano le elezioni. La Porta è stato ed è componente di una maggioranza non dichiarata ma sostanziale che ha le stesse responsabilità di sindaco e giunta. Fare l’oppositore dell’ultima ora è contraddittorio e irrispettoso dell’intelligenza altrui. Il consigliere La Porta si assuma, in quota parte, la responsabilità di un fallimento storico e senza precedenti”.