TRAPANI, LA GIUNTA DAMIANO ESTROMETTE L’UFFICIO LEGALE DAL CASO FAZIO E NOMINA UN LEGALE ESTERNO

20 Dicembre 2016

Sulla vertenza incompatibilità s’è registrato un crescente protagonismo del Comune. L’amministrazione Damiano, con un atto deliberativo approvato a pochi minuti dall’avvio della seduta, rimandata di un’ora, strategicamente, per poterne consentire l’approvazione, non ha soltanto deciso di costituirsi in giudizio nell’appello presentato da Vito Dolce, ma anche considerato “non concludente” la dichiarazione unilaterale d’obbligo di Mimmo Fazio, che sollevava il Comune da qualsiasi eventuale risarcimento dell’ex presidente dell’ATM, ma ha soprattutto estromesso l’ufficio legale del Comune considerandolo a rischio di conflitto d’interessi e di “una possibile severa compromissione della serenità d’animo necessaria per una compiuta gestione dell’incarico professionale”. Ed ancora: “Tali circostanze possono inficiare il rapporto di fiducia che necessariamente deve intercorrere tra il soggetto che conferisce mandato alle liti ed il professionista prescelto”. Ufficio legale fuori gioco e nomina di un avvocato esterno. Il Comune di Trapani ha scelto Salvatore Giacalone del Foro di Marsala. Ed ha anche stanziato 5.789 euro, “oltre ad oneri accessori, come per legge”, c’è scritto nell’atto deliberativo. In sintesi: il Comune ha deciso di pagare un professionista esterno all’amministrazione per un’attività che l’ufficio aveva già svolto in primo grado e che avrebbe dovuto e potuto svolgere, senza alcun costo aggiuntivo per l’amministrazione, nell’appello, dopo la costituzione in giudizio di Palazzo D’Alì. Nel dibattito consiliare di questi giorni è però emerso una discrasia sempre più evidente tra le interpretazioni della vicenda Fazio da parte dell’ufficio legale e l’indirizzo politico del sindaco Vito Damiano. La delibera che in sol colpo ha stabilito la costituzione in giudizio che ha riaperto i margini della lite, sopiti con la sentenza di primo grado del tribunale civile di Trapani, l’estromissione dell’ufficio legale dall’appello e dalle questioni inerenti la causa e l’insufficienza della dichiarazione unilaterale d’obbligo è stata approvata in giunta alla presenza del sindaco Damiano e degli assessori Antonino Giglio, Loredana Mazzarella e del vicesindaco Giuseppe Licata. L’unico assessore politico, il consigliere e componente della giunta, Franco Briale, ha partecipato soltanto ai lavori consiliari.

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