Alla domanda: verifica in ordine all’eventuale sussistenza d’intervenuta causa d’incompatibilità alla carica rivestita per ragione di lite pendente con il Comune di Trapani del consigliere Mimmo Fazio il consiglio ha risposto sì, per l’aula l’incompatibilità c’è e va dunque riscontrata. Il consiglio ha approvato l’atto deliberativo con 14 voti a favore, 9 contrari, 4 astenuti ed una scheda nulla. In tutto, 24 votanti, con i consiglieri del Psi Andrea Vassallo, Domenico Ferrante e Pietro Cafarelli che hanno annunciato, prima del voto la loro astensione, così come ha fatto Ninni Passalacqua. La seduta è stata ad alta tensione sul sistema di voto. La maggioranza dell’aula – richiamando il regolamento consiliare – ha rivendicato la segretezza del voto. Mimmo Fazio ed il suo gruppo, sostenuto anche dai consiglieri Francesco Salone, Giovanni Vassallo e Vito Mannina hanno invece chiesto il voto palese. Quest’ultimi tre hanno formalizzato la proposta che è stata messa ai voti, dopo una lunga disquisizione tecnico-giuridica che ha coinvolto, a più riprese il segretario generale Raimondo Liotta, che hapure chiesto una sospensione dei lavori per approfondire la questione. Tra i fautori del voto segreto e quello del voto palese si è poi inserito lo stesso Liotta che ha ammesso la proposta di voto palese, bocciata dall’aula con 14 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. Votazione che si è consumata a voto palese. Hanno votato contro la proposta di Salone, Mannina e Vassallo, i consiglieri Michele Cavarretta, Nicola Lamia, Nic Giarratano, Felice D’Angelo, Giuseppe Guaiana, il presidente Peppe Bianco, Silvio Mangano, Giorgio Colbertaldo, Giuseppe La Porta, Nicola Sveglia, Giuseppe Ruggirello ’58, Francesco Briale, Ninni Barbera e Leo Peralta. Favorevoli, Mimmo Fazio, Vito Mannina, Giovanni Vassallo, Francesco Salone, Salvo Pumo, Franco Ravazza, Giuseppe Ruggirello ’53, Tiziana Carpitella e Nino Bianco. Si sono invece astenuti, Pietro Cafarelli, Andrea Vassallo, Domenico Ferrante, Enzo Abbruscato, Nino Grignano e Ninni Passalacqua. Prima del voto sulla incompatibilità di Fazio si è aperto un nuovo contenzioso sulla presenza dello stesso consigliere al momento del voto. Presenza che non poteva essere consentita, ma prima della scelta del presidente Bianco s’è determinata una nuova discussione in aula con il segretario Liotta ancora protagonista. Prima del voto segreto, un altro inciampo sugli scrutatori, quelli di minoranza, in sequenza Ravazza, Pumo e Ruggirello ’53 hanno rifiutato di far parte del seggio elettorale che si è costituito per votare e che è stato composto da Sveglia, Lamia e D’Angelo. Poi le procedure di voto che si sono concluse con l’esito della votazione annunciato dal presidente Bianco: “Nove no, 14 si’, quattro astenuti ed una scheda bianca”.
TRAPANI, IL CONSIGLIO DICHIARA FAZIO INCOMPATIBILE. VOTO AD ALTA TENSIONE
20 Dicembre 2016
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