La Regione gioca a carte scoperte su Birgi. L’assessore al Bilancio Alessandro Baccei non poteva essere più chiaro. Nel suo intervento in Aula, ieri sera, ha messo l’Ars di fronte a fatti e dati concreti. Quattro milioni di euro per Birgi ed un milione e mezzo per Comiso: “L’intenzione del Governo è di dare massimo supporto allo sviluppo dei due aeroporti, il sistema aeroportuale minore, incrementando il numero dei viaggiatori dei flussi turistici”. Parlando di Birgi ha cominciato dal contratto di co-marketing con “AMS”, la parte di co-marketing che era stata finora a capo dell’Airgest, 3 milioni e mezzo di euro all’anno. Il contratto scadrà a marzo dell’anno prossimo. C’è poi anche l’altro co-marketing, quello di Comuni e Camera di Commercio, 2 milioni all’anno per 3 anni, che segue un percorso parallelo ma collegato.
L’incontro con Ryanair
Baccei ne ha dato notizia ed è tornato sul contratto: “Attualmente tale contratto garantisce un milione e mezzo di viaggiatori l’anno, abbiamo incontrato nei giorni scorsi il numero due di Ryanair che è venuto appositamente da Dublino. L’intenzione del Governo è quella di chiedere un aumento dei flussi turistici sia su Birgi che su Comiso proprio per alimentare l’economia del territorio, quindi turismo vuol dire tutto, vuol dire imprese artigianali, vuol dire commercio, vuol dire negozi, vuol dire alberghi, vuol dire ristoranti, vuol dire dare vita all’economia sull’Isola non soltanto su Trapani o Comiso, per la zona di Ragusa, perché non è che da Agrigento i turisti ci arrivino dalla luna, comunque sugli aeroporti arrivano, i turisti normalmente girano per tutto il territorio siciliano portando, ovviamente, soldi e la possibilità di sviluppo”.
Soldi ora e subito per evitare guai con Ryanair
A chi, in Aula, chiedeva chiarimenti sulla scelta di utilizzare gli assestamenti di bilancio 2016 per intervenire nell’esercizio 2017 ed invitava il Governo ad occuparsi dei due aeroporti nella prossima Finanziaria, l’assessore Baccei ha risposto così: “Non era possibile farlo in Finanziaria perché c’era il rischio di arrivare troppo tardi e Ryanair, sotto impegno del Governo, ha ripreso la vendita dei biglietti che aveva interrotto, perché loro vendono i biglietti con otto, dieci, mesi di anticipo. Quindi, stanno vendendo biglietti in questo momento senza avere una copertura contrattuale. Se noi non approviamo questo articolo Ryanair smetterà di vendere biglietti decretando la fine dell’aeroporto di Trapani, con un impatto devastante sull’economia dell’Isola”.
Obiettivo 2 milioni di passeggeri su Birgi
L’assessore Baccei non ha nascosto la necessità di mettere le carte al loro posto e soprattutto di agire in punta di diritto: “Ovviamente, l’articolo deve poi fare i conti con quelli che sono gli aiuti di mercato, per cui deve essere formulato in una maniera tale che sia poi in linea con le indicazioni della Commissione Europea, però la finalità ultima è quella non solo conservare”. Da qui l’obiettivo da raggiungere a breve: “Già in Finanziaria ci sarà un aumento di questi valori proprio perché vogliamo aumentare il numero di passeggeri. A Ryanair abbiamo chiesto di portarli fino a 2 milioni e ovviamente 500 mila passeggeri in più vogliono dire parecchi soldi per tutta l’economia del territorio. Abbiamo anche chiesto di avere un incremento di turisti internazionali, quindi non solo di avere un aumento di turisti ma anche della qualità dei turisti e di avere una destagionalizzazione, cioè di garantire flussi turistici per tutto l’anno. È chiaro che poi questo lavoro andrà combinato con un lavoro che si sta facendo di definizione di calendari-eventi e di quant’altro, ma se non portiamo i turisti, tutto il resto del lavoro sarebbe assolutamente inutile”.
Benefici per tutta la Sicilia
L’assessore Baccei ha puntato più volte sull’interesse dell’intera regione a rilanciare gli aeroporti di Birgi e Comiso: “Qui stiamo parlando di economia della Regione e non di favorire un territorio piuttosto che un altro, favorire un colore politico piuttosto che un altro. Parliamo spesso di sviluppo, ma probabilmente questo qui è il primo vero articolo, il pilastro dello sviluppo, visto che la Sicilia ha questa possibilità di attrarre turisti, questo è il primo passo per aumentare il numero di turisti. Non stiamo dicendo che la Sicilia vivrà di turismo perché portare turisti vuol dire sviluppare tutta l’economia dell’Isola, a partire dalle infrastrutture, dalle strade e quant’altro”.
Convenzione tra Comuni e società di gestione aeroportuali
Il decreto di ripartizione delle somme, 4 milioni di euro a Birgi ed un milione e mezzo a Comiso sarà firmato dall’assessore al Turismo entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge – si tratta dell’assestamento di bilancio – e con un’azione di concertazione con gli assessorati alle Infrastrutture ed all’Economia. L’articolo 16 che riguarda Birgi e Comiso prevede che i soldi potranno arrivare soltanto dopo la firma di una convenzione tra i Comuni dei territori interessati e le rispettive società di gestione degli scali. Per quanto riguarda Birgi il riferimento è l’Airgest. La convenzione dovrà prevedere: il programma pluriennale; gli obiettivi d’incremento dei flussi turistici attesi; la modalità di contrattualizzazione di eventuali prestazioni di servizi di promozione”.