TRAPANI, CIVES: “LA DIFFERENZIATA DI DAMIANO NON FUNZIONA”

10 Novembre 2016

La raccolta differenziata va bene. E’ la strada giusta da seguire nella gestione del sistema rifiuti. Ma quella messa in atto dal Comune di Trapani non va, non funziona. “Cives” prende posizione dopo l’avvio del “porta a porta” in Via Fardella, Via Virgilio e Piazza Martiri d’Ungheria. La critica del movimento parte da una constatazione: “Oggi la città è sporca, molto sporca, e l’amministrazione non riesce a garantire ai cittadini un servizio efficiente di pulizia, caratterizzandosi in tal senso e negativamente anche con i turisti”. Ed ancora: “Nonostante ciò, le tasse ricadono su tutti i cittadini, anche su coloro che risiedono nelle periferie, ma il servizio di raccolta porta a porta è stato implementato solo in alcune zone della città, chiedendo ai cittadini stessi di farsi carico della spesa per l’acquisto dei bidoni”. “Cives” pone un problema: “Il tutto senza prevedere campagne informative e incontri conoscitivi necessari per accrescere la conoscenza di tutti gli abitanti”. Per il movimento la raccolta differenziata dei rifiuti dovrebbe essere frutto di “un piano di intervento su tutto il territorio comunale che sarebbe una soluzione con ottime prospettive di risultato, in termini di pulizia, igiene e <vendita> del raccolto differenziato. L’eliminazione di tutti i cassonetti, eviterebbe il problema del conferimento da parte degli abitanti dei Comuni limitrofi e scongiurerebbe gli spostamenti dei cittadini alla ricerca del cassonetto più vicino. Inoltre l’inserimento del sistema satellitare sui mezzi consentirebbe sia all’utente, ma anche a chi gestisce il servizio di raccolta, di verificare dove si trovano i mezzi, quanto si è raccolto o quando finirà il servizio giornaliero”. Poi l’affondo politico del movimento: “Forse sarebbe stato sufficiente copiare le esperienze in materia di raccolta differenziata porta a porta di altre realtà comunali, oppure implementare ulteriori forme di agevolazioni e sgravi, ma ciò in presenza di una vera e propria coscienza ambientalista da parte di chi ci amministra e da parte di tutti i cittadini. E’ una questione culturale. Tutto parte da lì!”.

 

 

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