L’onorevole Vincenzino Culicchia non è più su questa terra. L’ha lasciata qualche ora fa all’età di 84 anni. E’ un pezzo di storia della politica trapanese, regionale e per certi versi anche nazionale che conclude il suo percorso di vita. Un curriculum sterminato, una tradizione politica e culturale, quella della Democrazia Cristiana di matrice morotea che ha scritto tante pagine in questo territorio ed in tutto il Paese. Sindaco, parlamentare, dirigente di partito. Si può dire con assoluta serenità che ha fatto politica fino al suo ultimo respiro. Era impegnato in prima linea nel progetto di Sicilia Futura e continuava ad essere, pur avanti negli anni, un punto di riferimento politico. Ora uso il corsivo perché faccio appello ai miei ricordi personali. Quelli di ragazzino-bambino quando lo vedevo conversare con mio zio, Vito Poma, allora sindaco di Erice. Non sapevo di cosa parlassero. Non ero neanche interessato. Giocavo. Ma quel signore che mi salutava affettuoso e mi chiedeva qualcosa, non so più dire cosa, mi piaceva, mi divertiva. Poi ho cominciato a fare il giornalista ed era giocoforza occuparmi di lui e lui occuparsi di me per ruolo e funzione. La curiosità da bambino s’è trasformata in lavoro, in ricerca, in conoscenza di ciò che faceva e diceva. Era il mio mestiere. Ci siamo visti sempre poco, sentiti tanto al telefono. L’ultima volta circa 15 giorni fa. Mi aveva chiamato lui per scusarmi. Non aveva potuto rispondere ad alcune mie domande perché era stato costreutto a letto con la febbre. Avevamo deciso di riaggiornarci, ma poi i tempi hanno ci hanno dato una mano e quell’intervista ormai non potremo più farla. Culicchia è stato un protagonista ed un testimone di una politica che non c’è più. Ma a me piace ricordarlo per la sua gentilezza nei miei confronti. Ogni mio compleanno ed onomastico arrivava la sua telefonata “Vitù, come stai, auguri…”. Ciao onorevole.
E’ MORTO L’ONOREVOLE VINCENZINO CULICCHIA
17 Ottobre 2016
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