LIBERO CONSORZIO, VERTICE PD. SPEZIA: “NO A VETI NASCOSTI DIETRO A RAGIONI D’OPPORTUNITA’. LA SOLUZIONE TRANCHIDA E’ CONVINCENTE”

11 Ottobre 2016

“Mi auguro che il mio partito non voglia attardarsi in sterili tatticismi per l’elezione del presidente del Consorzio Comunale di Trapani”. Il sindaco di Valderice Mino Spezia, reduce da un vertice in federazione, convocato ad hoc, per il voto del prossimo 30 novembre vuole vederci chiaro. “Ho la netta sensazione – ha aggiunto – che ci sia la tentazione di affrontare la questione ponendo obiezioni strumentali”. Il primo cittadino dice la sua e fa l’identikit del candidato alla presidenza: “Ritengo che la proposta del collega e sindaco di Erice Giacomo Tranchida di aprire il confronto a tutto campo senza fermarsi alle logiche politiche e di coalizione sia la soluzione migliore per dare una risposta all’intero territorio provinciale. Ancorare l’elezione del presidente con la logica di schieramento è un errore perché mette in discussione la stessa identità e sostanza politico-istituzionale del nuovo ente di area vasta. Non saremo chiamati ad eleggere un sottogoverno e neanche a decidere in una riunione di maggioranza. Con l’elezione del nuovo presidente del Consorzio sarà ripristinata una istituzione di raccordo con i Comuni che dovrà puntare alla soluzione dei problemi dei territori e non a far quadrare i conti della politica nostrana. Coinvolgere i territori per arrivare, come auspico e come ha anche sostenuto Tranchida, ad una lista unitaria e ad un presidente condiviso è la via maestra per non deragliare fin da subito dal compito istituzionale del Consorzio”. Spezia non ha remore a valutare anche la disponibilità di Tranchida ad una candidatura alla presidenza del Consorzio: “Si può aprire la discussione. Non si può certo dire, come ho sentito, che sarebbe anche una buona soluzione ma siccome il collega è ormai in scadenza di mandato non è un percorso praticabile. Non vorrei che fosse un modo per non affrontare la questione. Un veto nascosto da valutazioni d’opportunità. Dico questo perché ben pochi sindaci possono essere considerati nel pieno del loro mandato. Ci saranno elezioni nel 2017 ma anche nel 2018. Di conseguenza siamo quasi tutti a termine”.

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