Accuse infondate. Il presidente del consiglio consiglio comunale di Trapani si sottrae dalla diffida del consigliere ed onorevole Mimmo Fazio, che lo ha invitato a concludere la procedura aperta con la verifica dell’eventale incompatibilità dell’ex sindaco dalla carica consiliare per la vertenza, ancora in corso, con richiesta di risarcimento danni da parte di Vito Dolce nei confronti di Fazio. L’ex sindaco ha invitato Bianco a porre in essere tutti gli atti per fare chiarezza sul punto portando in aula la delibera che dovrà essere esaminata e votata dai consiglieri comunali. Il presidente respinge l’accusa di avere perso tempo e condiziona la vicenda all’approvazione del bilancio di previsione. Di fronte ad un consiglio commissariato dalla Regione, commissarimento che avrebbe potuto determinare – se l’aula non avesse approvato il bilancio entro la scadenza prevista – lo scioglimento del consiglio, Bianco sottolinea di non aver potuto far altro che dare priorità allo strumento finanziario. Conclusa la discussione ed approvato il bilancio Bianco, lo scorso 3 ottobre, sottolinea di avere dato mandato agli uffici d’istruire la delibera per affrontare la questione della incompatibilità prima possibile. Nessun ritardo dunque, secondo Bianco ma la necessità di prendere in considerazione la priorità del bilancio. Bianco prova ad essere chiaro fino in fondo: “Il ritardo con cui la verifica dell’eventuale incompatibilità del consigliere Fazio con la carica rivestita discende unicamente dalla inderogabile urgenza di esaminare il bilancio consuntivo 2015 ed il bilancio di previsione 2016 per l’adozione dei quali, il 16 giugno, è stato nominato un commissario regionale ad acta”. Come dire, se non avessimo approvato gli strumenti finanziari il commissario avrebbe avviato le procedure di scioglimento del consiglio e non ci sarebbe stata neanche la possibilità di riunirlo per discutere dell’eventuale incompatibilità di Fazio. Il presidente, nella sua nota di risposta alla diffida di Fazio, conferma che la richiesta di verifica dell’eventuale incompatibilità è arrivata dal sindaco Damiano con una nota dello scorso 3 maggio.