Il sindaco di Trapani lancia l’allarme rosso per l’aeroporto di Birgi. Denuncia “il massimo disinteresse di tutte le istituzioni che sembrano non rendersi conto del pericolo concreto ed imminente di danni certi per l’economia e la società dell’intero territorio trapanese e non solo”. Damiano ha sempre puntato il dito contro “il totale disinteresse della Regione siciliana e di quanti si sono spesi, a parole, promettendo interventi per la tutela del territorio trapanese”. Il nodo da sciogliere rimane quello dell’azione di co-marketing. Il vertice dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo di Birgi, ha annunciato qualche mese fa di non essere più in grado di sostenere la sua parte di co-marketing, circa 3 milioni e mezzo di euro all’anno che vanno alla società che si occupa del marketing della Ryanair. Ma da quel momento non ci sono stati atti concreti per superare il problema. Damiano ha scritto una prima volta al presidente della Regione Rosario Crocetta lo scorso 18 aprile. E’ tornato a farlo in questi giorni. La Regione è l’azionista di maggioranza dell’Airgest. Damiano ha proposto un tavolo di confronto ma da Crocetta non è mai arrivata una risposta. Il sindaco rilancia il tavolo di concertazione. Definisce “agghiacciante” l’annuncio di qualche mese fa del presidente dell’Airgest Franco Giudice. Per il primo cittadino la situazione puà precipitare da un momento all’altro: “Nulla sembra profilarsi nell’immediato futuro se non un concreto e reale disimpegno della compagnia irlandese sull’aeroporto di Trapani-Birgi sin dalla fine del corrente anno, seppure essa vi abbia forti ed assestati interessi”. La Regione è l’azionista di maggioranza dell’Airgest. Ha ormai circa il 60% delle azioni. C’è anche un altro co-marketing, quello dei Comuni e della Camera di Commercio, di 2 milioni di euro all’anno per tre anni. Sia il contratto di co-marketing dell’Airgest che quello dei Comuni scadranno nella prossima primavera.