Il rischio della carta bollata è sempre più concreto per avere notizie sulla fusione tra la Bcc di Paceco e quella di Alcamo. Alcuni soci della “Senatore Grammatico” si sono rivolti all’associazione “CO.Di.Ci” per conoscere il futuro della loro banca e dei suoi soci. Le procedure di fusione con la Don Rizzo sono una realtà da qualche tempo. Il percorso è stato delineato, ma i soci che si sono rivolti a “Co.Di.Ci” vorrebbero saperne di più. E’ stata così notificata, da parte dell’avvocato Vincenzo Maltese, una richiesta d’informazioni ai vertici della Bcc di Paceco. Nota che è stata inviata, per conoscenza, alla Don Rizzo di Alcamo ed alla Federazione siciliana delle Banche di credito cooperativo. “Desideriamo sapere – ha sottolineato Maltese – che tipo di operazione tecnica sta ponendo in essere la banca di credito cooperativo <<Senatore Grammatico>>, se la qualità di socio permanga o meno anche dopo la cessione dell’azienda, o fusione per incorporazione, a quanto ammonta oggi il valore nominale delle azioni sottoscritte dai soci, quale sia la reale consistenza aziendale ed il patrimonio netto della Bcc di Paceco ed infine quali azioni verranno messe in campo per tutelare i 1.500 soci della banca”. L’avvocato, per nome e per conto di una parte dei soci, ha diffidato La Bcc di Paceco “a porre in essere ogni azione utile finalizzata a tutelare sia i soci che i risparmiatori. Vogliamo vederci chiaro, il precedente della Bcc Aretusea, i cui vertici sono attualmente sotto procedimento penale a Siracusa, ci impone di chiedere chiarezza sulle operazioni poste in essere in questi giorni”. “Co.Di.Ci” è pronta anche ad alzare il tiro: “In difetto di riscontro a tutela dei soci, CoDiCi procederà nelle competenti sedi preposte affinché si faccia luce sulla vicenda”.
PACECO, ASSOCIAZIONE “CO.DI.CI.” E BCC: “SI FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DEI SOCI DELLA BANCA”
30 Settembre 2016
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