ERICE, IL PIANO B DI TRANCHIDA PER SALVARE IL CAMPUS UNIVERSITARIO. ATTACCO AL PSI

28 Settembre 2016

Attacca su tutti i fronti il sindaco di Erice Giacomo Tranchida dopo la non approvazione da parte del consiglio della variante urbanistica per il Campus Universitario da realizzare dietro il Polo. Prima dell’affondo politico il primo cittadino sciorina i numeri: “Un finanziamento di 18 milioni di euro, con un co-finanziamento della Regione di 3 milioni di euro per opere di urbanizzazione”. Progetto che punta a realizzare 90 alloggi per studenti, ma anche per giovani coppie e soggetti diversamente abili. Canone calmierato con la possibilità, in seguito, di poter riscattare gli immobili. Ma anche laboratori, palestra, impiantistica sportiva per studenti e per l’Università. Variante discussa più volte in consiglio che avrebbe avuto bisogno di una maggioranza qualificata, 14 consiglieri su 20. I rapporti di forza – almeno sulla carta – consentivano alla maggioranza di Tranchdia di poter contare su 12 voti, contro quelli dell’opposizione, 8 in tutto, schierata per il no al Campus Universitario, bollato dal gruppo del Psi come un’opera che avrebbe soltanto cementato l’area in questione. Il voto di stamattina ha registrato la mancanza di pezzi della maggioranza che non ha mai avuto la possibilità di essere rappresentata da tutti e 12 i suoi consiglieri. Tranchida se l’è presa in particolare con il Psi denunciando “l’incomprensibile sinistra contrapposizione socialista”. Il sindaco ha bacchettato anche il segretario e consigliere del Pd Gianrosario Simonte per quella che ha considerato come una ingenua mediazione per trovare un accordo con il Psi. I democratici, in precedenza, avevano proposto una riduzione dell’indice di edificabilità, punto di partenza per trovare una sintesi con il Psi. Soluzione che Tranchida ha sempre considerato sbagliata perché non ha mai creduto nella reale volontà dei socialisti di arrivare ad un’intesa sul Campus Universitario. Tranchida non si è limitato all’affondo politico nei confronti di “amici”ed avversari ma anche proposto quello che ha indicato come piano B per salvare il Campus: “Abbiamo già detto alla ditta vincitrice dell’avviso pubblico di verificare se riesce a trovare aree private compatibili con la misura del programma integrato e parzialmente finanziato dal pubblico. Di tanto, registrati entro pochi giorni gli sviluppi, ovviamente daremo anche informazione alla Regione, ente co-finanziatore. Tale piano <<B>>, rimane l’ultima chance in assenza di soluzioni praticabili nei tempi del finanziamento”. Al piano “B” Tranchida affianca un nuovo manifesto politico ma con un contenuto già conosciuto: il veto assoluto ed invalicabile ad una alleanza con il Psi alle prossime elezioni comunali che si terranno l’anno prossimo. Tranchida ed il suo gruppo sosterranno soltanto quel candidato o quella candidata che, a sua volta, ribadierà l’indisponibilità ad allearsi con i socialisti. Un altro ed inequivocabile messaggio al suo partito, il Pd, che ha cercato in questi mesi di dialogare con i socialisti, fuori e dentro i confini comunali ericini.

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