La giustizia fa il suo corso, che è autonomo ed indipendente. La politica segue le sue dinamiche, anche se spesso lamenta e fa emergere una profonda crisi d’identità, ma alla fine gli atti dell’una finiscono per intrecciarsi con quelli dell’altra. Venerdì scorso la sentenza della Corte d’Apello di Palermo che ha confermato quella di primo grado con l’assoluzione del senatore Antonio D’Alì dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sentenza che le antenne della politica hanno immediatamente captato per tradurla nel loro linguaggio. D’Alì assolto, D’Alì candidato sindaco di Trapani. D’Alì candidato per arginare Mimmo Fazio. Nel suo entourage sono in tanti a sperare in una sua disponibilità che si possa presto trasformare in scelta ufficiale. La data del 23 settembre come uno spartiaeque per scrivere una nuova pagina della storia della città di Trapani. Ma c’è anche un’altra data che le antenne della politica hanno captato, quella del prossimo 16 febbraio: anno 2017. E’ la nuova data dell’udienza nella causa tra l’ex presidente dell’ATM Vito Dolce e l’ex sindaco ed attuale deputato regionale e consigliere comunale Mimmo Fazio. Il primo chiede un risarcimento danni dopo la sentenza che ha condannato Fazio per violenza privata. Sarebbe una questoone tra i due se non fosse saltata fuori la questione della eventuale incompatibilità – ed eventuale futura incandidabilità di Fazio – di fronte alla volontà dell’ex sindaco di ricandidarsi al governo della città. E’ stata avviata la procedura per la verifica della incompatibilità che passa dal consiglio comunale. Da qui il confronto politico. Fazio ha dichiarato e ribadito che non c’è alcun conflitto d’interesse, e che il Comune non c’entra nulla e che comunque, in caso di condanna, paga lui e soltanto lui. Ha anche chiesto al giudice di esprimersi su una sua eventuale incompatibilità, ma non essendoci elezioni in corso, lo stesso giudice non si è espresso. L’udienza rinviata d’ufficio al 16 febbraio- doveva tenersi domani – allunga i tempi ed aumenta le condizioni d’incertezza. Su un punto possono essere tutti d’accordo. I tempi lunghi non aiutano Fazio che, agli occhi dei suoi “avversari” rimane in quello che può essere considerato guado dal punto di vista politico, forse meglio dire a “bagnomaria”. Un post su Facebook non collegato, almeno ufficialmente alle vicende appena narrate, perchè non c’è alcun riferimento fa però emergere il Fazio-pensiero sulle dinamiche politiche che stanno accompagnando la cosiddetta “vicenda Dolce”. “Mi stupisce – scrive l’onorevole – quanta passione vi sia in alcuni nel discutere di una mia presunta incompatibilità con l’attuale ruolo di consigliere comunale e di potenziale incandidabilità alla carica di sindaco. Pur avendo a suo tempo chiarito in una conferenza stampa i termini della questione e sgomberato il campo da ogni suggestiva ipotesi in un senso e nell’altro, c’è chi ancora pervicacemente persevera nell’intorbidire le acque. Ne prendo atto ma mi permetto di considerare che la politica è divenuta piuttosto che la piazza del confronto democratico su temi comuni, problemi e proposte di soluzioni, l’arena nella quale ci si sfida a livello personale su questioni secondarie, marginali, talvolta surrettiziamente poste al centro di un dibattito che perde di vista le vere emergenze del quotidiano. Ed eccoci così a discutere di cavilli giuridici, intrecci procedurali, ipotesi di scuola, accademia di pensiero attorno alla mia persona, attorno alla mia candidatura a sindaco”. Ed ancora: “Eppure ho fatto di tutto in questi anni per svolgere il mio ruolo di consigliere di opposizione a questa amministrazione ponendo al centro del dibattito temi concreti, aspetti operativi ed amministrativi: la fragilità del servizio di ritiro dei rifiuti solidi urbani; la pulizia delle strade; la gestione del personale e della burocrazia comunale; la vicenda della Buscaino Campo e di contratti assicurativi non rinnovati per tempo: l’abbandono ed il deperimento di immobili comunali, come l’ex CARA di Salinagrande; la perdita di importanti finanziamenti (pattinodromo); i gravi ritardi nell’avvio o nella conclusione di importanti progetti di opere pubbliche che avevo lasciato (ad es: opere a protezione della litoranea nord, parcheggio multipiano). Nulla di personale nei confronti del sindaco ma la contestazione, formalizzata anche nella mozione di sfiducia, della mancata attuazione di un programma che, fu affermato in campagna elettorale, doveva essere in continuità con l’amministrazione di cui fui sindaco. Mai vi fu più discontinuità di quella registrata in questi anni”. Fazio accenna ad una autocritica: “Che lo scontro politico tra me ed il sindaco Damiano possa aver avuto delle derive personalistiche posso anche comprenderlo. Che la politica trapanese più in generale e nel suo complesso, a cominciare da alcuni consiglieri comunali, abbia voluto amplificare e talvolta artatamente alimentare questo confronto lo comprendo meno. Non che tema di dover discutere di ipotesi di tipo tecnico giuridico su aleatorie incompatibilità e incandidabilità mie o di chiunque altro, ma approssimandoci alla campagna elettorale auspicherei un dibattito franco ed aperto sui veri problemi della città e non una discussione inutile su tizio o caio candidati, su mevio che sostiene sempronio, su chi si allea con chi e perché. Auspico che la politica come esercizio del potere abbia l’accortezza di farsi da parte. Spero che i cittadini si riapproprino del diritto di esercitare il dibattito ed il confronto democratico nelle piazze e non nelle segrete stanze delle segreterie politiche o peggio ancora di questo o quel deputato regionale o nazionale; che avanzino legittimamente le loro richieste di più efficienti servizi, che indichino a chi voglia investire energie ed impegno in una candidatura, le linee e le direttrici verso cui muovere. Ancora di più. Auspico che molti cittadini trapanesi, giovani soprattutto, abbiano voglia di spendersi ed impegnarsi nella politica, quella concreta, fatta di scelte e decisioni amministrative. Mi piacerebbe che nei prossimi mesi quanti avessero voglia di spendersi per questa città, eventualmente anche candidandosi, prendessero il coraggio a due mani e mi cercassero. Io sarò disponibile e saprò farmi trovare pronto. La mia pagina di Facebook può essere un primo punto di contatto, ma altrettanto facilmente è raggiungibile la mia segreteria di Piazza Ciaccio Montalto 2”.
TRAPANI, D’ALI’, FAZIO E LA VERTENZA DOLCE. DATE E VICENDE CHE S’INTRECCIANO
26 Settembre 2016
Notizie Correlate