TRAPANI, IN CONSIGLIO E CON UNA NOTA DEL COMUNE IL PUNTO SUGLI ASILI CHIUSI

19 Settembre 2016

Mai come in questo caso la verità sta nel mezzo. Tra il consigliere Francesco Salone che grida allo scandalo: “Asili comunali chiusi perchè senza agibilità” e le dichiarazioni dell’assessre alla Pubblica Istruzione Michele Cavarretta: “Chiusi per disinfestazione”. L’amministrazione Damiano ha provato a fare chiarezza con una sua nota: “Al fine di salvaguardare l’incolumità e la salute dei bambini frequentanti gli asili nido comunali, il Comune di Trapani ha avviato una profonda attività di verifica sulle condizioni di agibilità degli edifici adibiti ad asilo nido nel corso della quale sono emerse talune problematiche che sono in via di risoluzione. Problematiche che si trascinano irrisolte da tanti anni e sulle quali, ora, l’amministrazione Comunale ha deciso di avviare i primi interventi che dovranno, per complessità e per quantità, essere continuati negli anni a venire per assicurare decorose ed accettabili condizioni di fruibilità degli immobili destinati ad accogliere i piccoli cittadini. E’ probabile, pertanto, che gli asili comunali restino chiusi ancora per qualche giorno necessario al ripristino delle condizioni di sicurezza e di agibilità degli edifici”.Gli asili comunali sono quattro e si trovano in Via Santa Maria di Capua, Via Canale Scalabrino, Viale Marche e Via Marino Torre. L’ingegnere Eugenio Sardo, dirigente dei Lavori Pubblici del Comune, chiamato in causa in aula consiliare, ha fatto il punto: “L’asilo di Via Marino Torre ha una serie di problematiche relative ai cordoli. E’ necessario un intervento con ponteggio per mettere a nudo il ferro e per pulirlo. E’ necessaria una spesa di circa 48 mila euro che al momento non ci sono perché non c’è il bilancio di previsione. Nell’asilo di Via Santa Maria di Capua abbiamo riscontrato delle infiltrazioni che rendevano l’acqua non potabile. Abbiamo anche trovato la soluzione che è semplice. Quella di sostituire la cisterna con un recipiente esterno. La spesa preventivata è di 5.000 euro. Ma anche in questo caso ci vuole il bilancio”. Sulla via che porta alla riapertura degli asili c’è da superare anche il problema della certificazione d’inizio attività che viene prodotta dal Comune e trasmessa ai Vigili del Fuoco. Certificazione che è necessaria per le strutture con più di 30 bambini. “Abbiamo affidato – ha aggiunto l’ingegnere Sardo – un incarico esterno all’ingegnere Varvaro per la presentazione dei progetti da trasmettere ai Vigili del Fuoco. Dovrebbe consegnarli proprio oggi. Anche qui c’è una spesa di 200 euro a scuola. In tutto, dunque, 800 euro. In sintesi, ritengo che ci si possa avviare all’apertura di almeno 2 asili con non più di 30 bambini. Sui tempi non posso essere preciso ma il percorso è delineato”. La parte finale della nota di Palazzo D’Alì ha invece un “sapore” politico: “L’amministrazione non consentirà alcuna azione di sciacallaggio politico che qualcuno intende avviare sulle spalle dei bambini, creando falsi o esagerati allarmismi per arrivare alla chiusura indiscriminata di scuole ed asili”.

Notizie Correlate