PALERMO, AL NONO GIORNO SOSPENDE LO SCIOPERO DELLA FAME. LETTERA DI FIGUCCIA A MATTARELLA

13 Settembre 2016

Al nono giorno si fermò. Anzi, s’è fermato oggi. L’onorevole Vincenzo Figuccia ha interrotto lo sciopero della fame. Contemporaneamente ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il rappresentante di Forza Italia ha digiunato per protesta, per denunciare lo stato di crisi e d’abbandono in cui versa, a suo dire, la Sicilia, affossata, sempre a suo dire, dall’inefficienza del governo Crocetta. “Questa terra – ha scritto al Capo dello Stato – ha bisogno di un cambio di direzione immediato ed a chiederlo non sono io, ma le migliaia di siciliani che ogni giorno sono al mio fianco in questa battaglia di dignità e di orgoglio, in cui è necessario far tornare al centro degli interessi collettivi i diritti”. Figuccia ha presentato un elenco delle emergenze occupazionali: lavoratori Coires – ex Temporary, dipendenti della Formazione Professinale, il personale di Sviluppo Italia, Cerisdi, Esa, Province, i precari degli enti locali, i lavoratori ASU, gli assistenti agli alunni disabili. “E’ mia intenzione – ha sottolineato nella lettera a Mattarella – sospendere il mio presidio in piazza, spostando la mia battaglia all’interno delle commissioni legislative e della stessa aula parlamentare per continuare a lottare per la mia terra, per tutte quelle famiglie, a cui tenta di togliere ogni diritto, persino quello della speranza”.

 

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